L’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’OUA
riunitasi
a Roma il 15 e 16 giugno 2012 presso la Cassa Forense
ESPRIME
ampia
condivisione per tutte le iniziative che ordini circondariali, amministrazioni
municipali e cittadini stanno attuando sul territorio contro l’indiscriminata
soppressione della giustizia di prossimità
CONFERMA
il
proprio impegno perché si pervenga ad una rinnovata geografia giudiziaria non
con tagli sommari come quelli prospettati dal Ministro della Giustizia, ma
attraverso un ragionato e condiviso esame delle esigenze di ogni singolo
territorio
SEGNALA
la
disponibilità ad essere presente sul territorio come già avvenuto nella
manifestazione delle 100 città e di essere di supporto alle eventuali iniziative
per dichiarare l’incostituzionalità della normativa di revisione della
geografia giudiziaria
A
tale proposito
RILEVA
- che la totale soppressione degli
uffici del GdP non circondariali si pone in netto contrasto con la legge
istitutiva di questo giudice che aveva individuato nella Giustizia laica lo
strumento per essere il più vicino possibile alle esigenze del cittadino
nell’accedere alla “giustizia” cosiddetta “minore”. A conferma, ancora oggi sul
sito del Ministero della Giustizia, nell’illustrazione delle finalità demandate
alla giustizia di pace, si legge che “il giudice di pace è l’ufficio
giudiziario che per sua dislocazione geografica sul territorio è il più vicino
al cittadino”;
- che la totale soppressione delle
sezioni distaccate e di un cospicuo numero di tribunali non capoluogo di
provincia si pone in netto contrasto con i principi della delega, perché ignora
in maniera rilevante il criterio di ridistribuzione territoriale che, assieme
agli altri parametri individuati in estensione territoriale, infrastrutture,
criminalità, costituivano il punto essenziale della normativa di agosto 2011;
RIBADISCE
la
necessità che in questa materia, che incide su diritti intangibili del
cittadino, ci si attenga ai principi deliberati nel Congresso Straordinario
Forense di Milano;
SEGNALA CON PREOCCUPAZIONE
che
ove la delega venisse attuata senza tener conto dei precedenti principi, la Geografia Giudiziaria
risulterà ancora più sbilanciata di quella attuale, non potendosi certo negare
che, per le deroghe introdotte e i criteri applicati, non si perverrà ad un
generale riequilibrio degli uffici ma piuttosto a conservare uffici di
ridottissime dimensioni o di grande dimensioni. Certamente nel panorama della
Geografia sparirà l’ufficio medio, fino ad oggi simbolo di miglior rapporto
costi/efficienza;
INVITA
i
Consigli dell’Ordine, le Associazioni Forensi, le Amministrazioni comunali, le
Associazioni, i Comitati territoriali, ad attuare ogni più opportuna iniziativa
per contrastare i provvedimenti legislativi
di revisione demolitoria della geografia giudiziaria;
DELIBERA ALTRESI’
a
seguito della discussione svolta nell’Assemblea OUA con i componenti del
Coordinamento degli Ordini Forensi Minori
1) di sollevare in tutte le sedi questioni
di incostituzionalità della normativa sulla geografia giudiziaria investendo
dell’argomento anche il Parlamento e il Governo;
2) di aderire e partecipare a tutte le
manifestazioni indette dai Consigli sul territorio;
3) di chiedere l’audizione nelle
Commissioni Giustizia del Senato e della Camera sulla revisione della geografia
giudiziaria;
4) di chiedere al Ministro della Giustizia
l’immediata trasmissione del progetto di revisione della geografia giudiziaria
preannunciato sulla stampa;
5) di proclamare l’astensione dalle udienze
per il giorno giovedì 5 luglio 2012 con contestuale convocazione di Assemblee
in tutti gli uffici giudiziari;
6) di proporre una legge di iniziativa
popolare per la riformulazione dei criteri di revisione della geografia
giudiziaria sulle basi delle indicazioni espresse dall’OUA e recepite nella mozione finale del Congresso
Straordinario Forense di Milano;
7) di contrastare la proposta normativa
sull’appello cassatorio e sulla legge Pinto;
8) di invitare gli avvocati a non versare
il contributo unificato, in segno di protesta, sulla base delle indicazioni
formulate dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola;
9) di chiedere audizione al Capo dello
Stato e ai Presidenti di Camera e Senato per illustrare le ragioni
dell’avvocatura sulla revisione della geografia giudiziaria, sul processo
civile e sulla riforma della professione forense.
Roma,
16 giugno 2012
Il Segretario Il Presidente
Avv. Fiorella Ceriotti Avv. Maurizio de Tilla