venerdì 30 gennaio 2015

Il Cdm approva il riordino della difesa d’ufficio

Unificato l'albo dei difensori, che diventa nazionale
Il Consiglio dei ministri si è riunito in serata, dopo il primo scrutinio per l'elezione del presidente, e ha dato il via libera definitivo al riordino della difesa d'ufficio, approvando il relativo decreto legislativo. Un ulteriore tassello per il completamento della "nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense", si legge nel comunicato finale del cdm. E' prevista l'unificazione dell'elenco dei difensori d'ufficio (ora tenuto presso ciascun consiglio dell'ordine circondariale) su base nazionale, attribuendo al Consiglio nazionale forense la competenza sulle iscrizioni e sul periodico aggiornamento.
Per assicurare la qualificazione professionale, sono poi previsti criteri più rigorosi per l'iscrizione, richiedendo che i corsi di aggiornamento abbiano un'adeguata durata e un esame finale. Inoltre - tra l'altro - è elevata a cinque anni la pregressa esperienza professionale in materia penale richiesta per l'iscrizione ed è stabilito, quale ulteriore alternativa, il titolo di specialista in diritto penale, la cui regolamentazione è in via di completamento.
In via transitoria si prevede che i professionisti attualmente iscritti agli elenchi tenuti dai consigli dell'ordine siano iscritti automaticamente all'elenco nazionale con l'onere di dimostrare, alla scadenza del periodo di un anno dalla data di entrata in vigore del decreto, la presenza dei requisiti richiesti dalla nuova disciplina per il mantenimento dell'iscrizione. Il testo è tornato all'esame del Consiglio dei Ministri dopo aver acquisito i pareri delle competenti commissioni parlamentari (Giustizia e Bilancio) di Camera e Senato e averne recepito le condizioni.

repubblica.it (da oua.it del 30.1.2015)