Toghe
onorarie in sciopero il 20 febbraio prossimo. La Federmot ha proclamato un
giorno di astensione dalle udienze, giudicando «del tutto insufficiente,
incoerente e inefficace l'approccio programmatico del Governo sulle criticità
giudiziarie che affliggono il Paese e completamente trascurata o sottostimata
la loro incidenza negativa sia sull'economia reale del Paese sia, di riflesso,
sugli equilibri economico-finanziari dei bilanci pubblici».
I
magistrati onorari parteciperanno alla manifestazione indetta proprio per il 20
febbraio, dall'Organismo unitario dell'Avvocatura, che sfilerà in corteo nel
centro di Roma.
Le
toghe onorarie ribadiscono come sia «prioritario e non ulteriormente
differibile, il riordino delle funzioni e dell'ordinamento della magistratura
onoraria di tribunale» e sollecitano «quale iniziativa immediata e
imprescindibile, in attesa della predetta riforma organica, la previsione della
continuità degli incarichi giudiziari conferiti ai magistrati onorari sino al
raggiungimento dell'età pensionabile, attraverso apposito emendamento al
decreto-legge Milleproroghe in corso di conversione».
Per
la Federmot,
vi è una «totale disattenzione del Governo», testimoniata dal fatto che «il
Ministro della Giustizia in carica non ha mai inteso ascoltare le
rappresentanze della categoria, né dare attuazione, almeno parziale, alle
principali istanze formulate, che determinerebbe l'eliminazione dell'arretrato
giudiziario facendo incassare almeno un miliardo di euro all'erario a titolo di
imposta di registro, importo derivante dall'applicazione dello scaglione minimo
del predetto tributo ai circa 5.600.000 procedimenti civili oggi chiusi negli
armadi e rapidamente definibili dai giudici onorari di tribunale in caso di
loro applicazione esclusiva alla definizione di tale contenzioso arretrato».
(Da ilsole24ore.com)