Comunicato CNF del 29.1.2014
Nuovi
sistemi alternativi al processo; Camere arbitrali presso gli Ordini forensi per
una soluzione celere e garantita dalle regole processuali, delle controversie;
Presenza obbligatoria degli avvocati nell’ufficio legislativo del Ministero
della giustizia; Possibile partecipazione degli avvocati allo smaltimento
dell’arretrato civile, attraverso la stesura di sentenze.
Come
contributo all’opera di razionalizzazione del sistema civile il CNF ha
predisposto una serie di misure di carattere “pragmatico”, a costo zero per
l’amministrazione statale, che sono peraltro già oggetto di proposte di legge
depositate in parlamento.
Tutti
gli interventi proposti, che sono stati esposti da ultimo in occasione delle
cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario al Ministro della Giustizia,
mirano a rafforzare la risposta dello Stato alla domanda di giustizia dei
cittadini per evitare lo smantellamento del servizio giustizia.
Gli
ultimi dati parlano di un carico di processi civili pendenti sui tribunali di
oltre 5 milioni; i tempi di durata dei processi sono pari nel minimo a 7 anni.
Ed
è condivisa da tutti l’affermazione che una decisione che interviene quando
ormai sono trascorsi anni dal fatto equivale comunque ad una sentenza
“ingiusta”, spesso inutile.
Le
proposte avanzate dal CNF e condivise da tutte le rappresentanze
dell’Avvocatura valorizzano l’apporto che l’Avvocatura, professionalmente e
responsabilmente, può offrire in funzione sussidiaria nell’attività di
“amministrazione" della giustizia.