Come
ormai tutti (o quasi) sanno, infatti, dal prossimo 30 giugno, diventerà
obbligatorio procedere al deposito degli atti civili per via telematica.
Lo
stabilisce l’art. 16 bis del D.L. 179/2012, in forza del quale nei procedimenti
civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione innanzi al tribunale, il
deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle
parti costituite avrà luogo esclusivamente con modalità telematiche.
Con
opportuni distinguo in ordine alle fasi dei diversi riti, inoltre, la norma
stabilisce l’obbligatorietà del deposito telematico anche nei processi
esecutivi, nelle procedure concorsuali e nel procedimento monitorio.
Sull’argomento
già molto si è scritto e dibattuto ma non tutti hanno forse colto l’importanza
del passaggio al nuovo sistema.
Molti
Colleghi sono ritrosi, probabilmente perché pensano che l’utilizzo del mezzo
telematico sia complicato e/o insicuro, ma rimangono sorpresi dalla semplicità
di utilizzo del mezzo quando vi si cimentano.
Adeguarsi
al nuovo sistema, infatti, comporta solo pochi semplici passaggi che, in
definitiva, si risolvono col dotarsi, oltrechè di un dispositivo di firma
digitale (smart card o key card), di un apposito software di inoltro degli atti
per via telematica. Software oggi già prodotto e posto in commercio da numerose
aziende del settore informatico, che oltre a non avere un costo eccessivo, è
facilmente reperibile sul mercato e, forse, si potrà sperare in una prossima
distribuzione gratuita dello stesso.
Con
siffatti strumenti, l’invio telematico degli atti da depositare presso gli
uffici giudiziari, sarà utilizzato, nel processo di cognizione per il deposito
di memorie ed atti di ogni genere (comparsa di risposta, comparsa di
intervento, comparsa conclusionale e memoria di replica, memorie ex art. 183
c.p.c., memorie autorizzate dal giudice nel corso del procedimento, ecc.) e,
nei procedimenti esecutivi, per il deposito di ogni atto di parte (dall’istanza
di vendita esecuzioni mobiliari e immobiliari, al deposito relazione notarile
ex art. 569 e dettaglio relazione notarile, dall’atto di intervento,
all’istanza di assegnazione e/o l’istanza di distribuzione, dalla rinuncia
all'esecuzione, alla rinuncia al mandato, ecc.), insomma ogni atto del
procedimento.
La
normativa dettata dall’art. 16 bis cit., d'altra parte, è già stata anticipata
in forza del comma 5. Molti uffici giudiziari, infatti, hanno già da tempo
iniziato ad utilizzare l’invio telematico degli atti anticipando di fatto
l’entrata in vigore della normativa.
Già
da oggi, inoltre, alcuni uffici giudiziari prevedono e consentono l’iscrizione
della causa a ruolo per via telematica (con il pagamento on line del famigerato
contributo unificato).
Fino
ad ora, però, le parti processuali non hanno ancora l’obbligo ma solo la
facoltà di utilizzare il nuovo sistema in luogo di quello attuale che obbliga a
recarsi materialmente in cancelleria per provvedere al deposito di ogni singolo
atto e/o documento da acquisire al processo.
Dal
30 giugno prossimo ciò non sarà più consentito poiché tutti gli atti
processuali dovranno essere depositati telematicamente (salvo in casi di
mancato funzionamento del sistema informatico e previo apposito decreto del
presidente del Tribunale nei casi di urgenza ed indifferibilità).
L’effetto
del nuovo sistema sarà quello di ridurre i tempi ed i costi connessi, necessari
per gli incombenti, evitando le tanto fastidiose code ed attese che tutti
conosciamo, ma consentirà altresì di avere sempre l’intero fascicolo sul
proprio PC.
Ed
infatti, oltre alle memorie, il sistema prevede anche il deposito di ogni
genere di documento o atto proveniente dalle parti processuali.
Così
il fascicolo sarà integralmente telematico, acquisito dal sistema mediante
scansione di ogni atto e documento che, se necessario, dovrà essere firmato
digitalmente.
L’avvocato,
così come il giudice, accederà al fascicolo semplicemente attraverso il
collegamento al Punto di Accesso (PdA) dove troveranno tutti gli atti (oltre ai
fascicoli delle parti, anche i provvedimenti del giudice, i verbali di udienza,
ecc.).
Una
svolta tanto attesa e sperata cui dovremo trarre il giusto vantaggio.
Così
sarà dal 30 giugno prossimo.
Non
resta, dunque, che attrezzarsi e prendere a poco a poco dimestichezza con il
nuovo sistema senza attendere l’ultimo momento!
Roberto Di Francesco -
Delegato Cassa (da CFNewsletter 2/14)