venerdì 8 gennaio 2016

Libero accesso a banche dati e pignoramenti autonomi

Un disegno di legge che assegni nuove funzioni agli avvocati per ridurre il carico giudiziario. Lo propone l'Associazione nazionale avvocati italiani, insieme al Movimento forense, che si schierano a sostegno delle iniziative parlamentari volte a introdurre due nuovi istituti: il pignoramento in proprio e l'accesso alle banche dati da parte degli ordini forensi. Si tratta, nel dettaglio, di emendamenti alla legge fallimentare proposti a suo tempo dal Movimento 5 stelle che il presidente Anai, Maurizio De Tilla, ha deciso di far propri e di raccogliere in un disegno di legge. A partire dalla «estensione della facoltà di cui alla legge sulle notifiche in proprio anche ai pignoramenti che si eseguono mediante notificazione di un atto (pignoramento presso terzi, pignoramento immobiliare, nuovo pignoramento automobilistico, pignoramento di navi ed aeromobili, di quote sociali, di titoli di proprietà industriali)». Necessaria, secondo Anai, anche l'estensione agli Ordini circondariali forensi della facoltà di accesso alle banche dati ex art. 492 bis cpc. Secondo De Tilla «l'introduzione di questi nuovi istituti è finalizzata da un lato ad ampliare le attribuzioni degli avvocati nel processo di esecuzione civile, con massima garanzia di competenza e tutela dei diritti degli interessati, e dall'altro a rendere più snella l'esecuzione dei pignoramenti, da sempre disagevole». L'Anai chiede inoltre che sia affidata agli avvocati, la emissione di decreti ingiuntivi non esecutivi, oltre che la intimazione con convalida della licenza per finita locazione e dello sfratto, salvo la opposizione da presentare entro il termine di trenta giorni. Secondo De Tilla sarebbe inoltre da valutare «la possibilità per gli avvocati di svolgere funzioni di responsabilità certificativa ed autorizzazione in materia di volontaria giustificazione».

Mario Valdo (da Italia Oggi)