Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia ha
formulato nei giorni scorsi una lettera di diffida, consegnata nelle mani del
Presidente del Tribunale di Venezia Arturo Toppan, invitandolo a porre rimedio
alle criticità e ai perduranti disservizi che compromettono gravemente
l'efficienza del sistema giustizia, registrati nel funzionamento del Tribunale
lagunare dopo l'accorpamento alla sede centrale delle Sezioni Distaccate di
Chioggia, Dolo, S.Donà e (per la parte non trasferita al Tribunale di
Pordenone) Portogruaro. Il documento, approvato nell'ultima seduta del
Consiglio dell'Ordine, chiede ''iniziative risolutive'' ed e' il frutto
''dell’esame delle molteplici e sempre più preoccupanti segnalazioni e
conseguenti recriminazioni su gravi disfunzioni da parte degli iscritti'', a
seguito della riorganizzazione delle attività degli uffici giudiziari veneziani
dopo la riforma della geografia giudiziaria. ''Il Consiglio non poteva esimersi
da questa iniziativa, stante l'impossibilita' di mantenere un livello minimo di
produttività nell'esercizio della professione nelle condizioni in cui ci si
trova'', sottolinea il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Venezia,
Daniele Grasso. In particolare la denuncia dell'Ordine riguarda il settore
civile, dove dopo il 13 settembre ''si sono manifestate in modo drammatico
criticità intollerabili'', soprattutto nelle aree: Esecuzioni Mobiliari,
Volontaria Giurisdizione, Cancelleria decreti ingiuntivi, Cancelleria delle ex
Sezioni distaccate. ''Al Presidente del Tribunale, in quanto investito delle
funzioni dirigenziali - si legge nella diffida - compete l'obbligo di garantire
il corretto funzionamento della struttura amministrativa e giurisdizionale
dell'Ufficio, secondo il principio del buon andamento dell'amministrazione e
nel rispetto delle norme vigenti'', e pertanto il Consiglio dell'Ordine degli
Avvocati ''invita e diffida il Presidente del Tribunale di Venezia a porre in
essere tutti i provvedimenti che la legge gli consente di assumere'' come ad
esempio ''applicare nuovo personale negli uffici di maggior criticità,
dislocare la cancelleria della volontaria giurisdizione in altri locali che
consentano un'attesa dignitosa e nel rispetto delle norme igienico - sanitarie'',
affinché: le udienze, segnatamente quelle delle esecuzioni mobiliari, si
celebrino in modo ordinato, in un'aula adatta alla funzione del difensore ed al
corretto svolgimento della stessa funzione giurisdizionale; le cancellerie
siano aperte al pubblico per cinque ore giornaliere e senza nessun limite
quantitativo delle pratiche; i tempi di attesa per il disbrigo degli
adempimenti di cancelleria siano contenuti in 20-30 minuti; la disponibilità
dei fascicoli delle cause sia assicurata con sistematica regolarità e
tempestività.
(Da Mondoprofessionisti del 31.10.2013)