Parametri forensi superano l’esame del Consiglio di Stato. I giudici amministrativi, infatti,
hanno dato parere positivo allo schema di regolamento predisposto dal ministero
della Giustizia. Lo schema di decreto ministeriale - che contiene il “Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei
compensi per la professione forense ai sensi dell’art. 13 comma 6 della legge 31
dicembre 2012 n. 247”
– pur con qualche osservazione, supera uno scoglio importante. A questo punto -
dopo la messa a punto finale da parte del ministero della Giustizia, per
eventuali integrazioni alla luce delle poche osservazioni del Consiglio di
Stato – il testo del provvedimento andrà alla Corte dei conti per la
registrazione e poi approderà definitivamente alla “Gazzetta Ufficiale”.
Le reazioni
Già ci sono le prime reazioni alla notizia.
L’auspicio per i legali che il testo vada presto in “Gazzetta”: il varo
definitivo rappresenta appunto una boccata d’ossigeno per la categoria in
periodo di crisi.
La posizione
dell’Oua
"Siamo soddisfatti, il Consiglio di Stato non ha
operato stravolgimenti rispetto a quella che era la bozza trasmessa dal
Consiglio nazionale forense alle istituzioni. I nuovi parametri forensi sono
migliorativi rispetto a quelli attuali che sono assolutamente da fame, se si
pensa che per un atto di precetto di un avvocato sono previsti 100 euro a
fronte di 50 per la sola chiamata dell'
idraulico". Così Nicola Marino, presidente dell' Oua, Organismo unitario
avvocatura italiana, commenta, con
Labitalia, il parere positivo del Consiglio di Stato sul decreto
sul “ Regolamento recante la
determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la
professione forense”.
“Possiamo essere soddisfatti - ribadisce Marino -
adesso però chiediamo che l' iter per arrivare, prima al parere non vicolante
da parte delle commissioni Giustizia di Camera e Senato e poi alla pubblicazione
dei nuovi parametri, sia celere”.
Marino sottolinea che nel nuovo regolamento "a
mio parere sono rimasti ancora bassi, anche comunque più alti di quelli
attuali, i parametri delle attività di valore ridotto dinanzi al giudice di pace".
In generale, ribadisce Marino, “i parametri sono comunque sempre alternativi
rispetto all' accordo tra le parti che appunto
possono stabilire con un preventivo il compenso per l'attività
stragiudiziale che l'avvocato andrà a svolgere. In mancanza di accordo si ha
appunto come riferimento il parametro”.
(Da ilsole24ore.com del 12.11.2013)