Uffici
giudiziari, interpellanza al sindaco di Catania
"L'amministrazione comunale indichi quali sono
le prospettive e che strada intende percorrere in merito alla realizzazione di
una Cittadella della Giustizia che inglobi tutti gli uffici della giustizia
ordinaria della città di Catania».
A chiederlo è il consigliere comunale del Pd e
presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici, Niccolò Notarbartolo,
primo firmatario di un'interpellanza indirizzata al sindaco Enzo Bianco e al
presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti che è stata depositata ieri
e sottoscritta anche dai consiglieri Sebastiano Arcidiacono e Nino Vullo.
Nell'atto ispettivo si sottolineano i problemi legati ai disagi dovuti alle
tante sedi degli Uffici giudiziari, oltre che al costo eccessivo sostenuto per
ospitare questi Uffici che, oltre al Palazzo di Giustizia, sono dislocati in
diversi immobili presi in affitto: «Per ospitare gli Uffici giudiziari il
Comune di Catania ha in essere 33 contratti di locazione e sopporta un costo
annuale pari a 2.263.367 euro, un costo che grava sul rendiconto annuale che il
Comune presenta al Ministero della Giustizia, tenuto a versare un contributo».
Entrando nel merito dei progetti in essere,
l'interpellanza firmata da Notarbartolo, Arcidiacono e Vullo ripercorre la
vicenda dell'ex Palazzo delle Poste, acquistato nel 2000 ad un costo di quasi
28 milioni di euro e su cui nel 2008 il Comune ottenne un finanziamento Cipe di
32 milioni di euro a valere su fondi Fas per la ristrutturazione dell'edificio,
"fondi che furono successivamente stornati a copertura dei disavanzi del
Comune negli anni 2003, 2004 e 2006". "Un progetto di
ristrutturazione mai avviato, tanto che il Palazzo di Viale Africa è stato
devastato e vandalizzato" sottolinea Notarbartolo, spiegando però che
"nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche è prevista la
ristrutturazione dell'ex Palazzo delle Poste da destinare ad Uffici giudiziari,
opera i cui costi stimati sono pari a 42 milioni di euro che trovano copertura
finanziaria in Fondi Europei e in trasferimenti Fas". "Ma nel
frattempo, a novembre del 20311 è stato presentato al Comune un progetto
preliminare in project financing che prevede la costruzione e ristrutturazione
di immobili per realizzare una superficie di 82.000 mq da destinare ad Uffici
giudiziari nel quartiere di Librino e inoltre, nel maggio 2013 la Regione si è impegnata a
rendere disponibili i locali dell'ex ospedale Ascoli Tomaselli siglando un protocollo
di intesa con i vertici del Palazzo di giustizia". "Chiediamo al
sindaco Bianco e all'amministrazione di risolvere al più presto questo impasse
- conclude Notarbartolo - per chiarire quale sarà il futuro utilizzo dell'ex
Palazzo delle Poste ormai ridotto in condizioni gravissime, oltre che per
evitare il perdurare di questa eccessiva frammentazione degli uffici sul
territorio, che rappresenta una pesante disfunzione organizzativa per il
sistema giudiziario catanese e costituisce un eccessivo aggravio economico per
le casse del Comune".
(Da La Sicilia
dell’8.11.2013)