No
agli uffici giudiziari alla Meucci
Gli avvocati catanesi non hanno alcuna intenzione di
fare le «trottole» per lavorare in sei sedi giudiziarie diverse, men che meno
alla scuola Meucci, individuata dal Comune come possibile sito dove ospitare
gli uffici giudiziari che avrebbero dovuto trovare posto nell'immobile di via
della Carvana, idea abbandonata per via degli alti costi dell'affitto.
Il messaggio è arrivato forte e chiaro nell'assemblea
che l'Ordine degli avvocati ha organizzato ieri (lunedì, NdaAGANews) all'hotel Excelsior (cfr. AGANews del 24 ottobre u.s.).
Al centro della discussione i problemi scaturiti
dalla chiusura delle sedi distaccate del Tribunale che stanno creando
innumerevoli disagi. «Chiederemo - ha preannunciato il presidente dell'Ordine
degli avvocati Maurizio Magnano di San Lio - un incontro con la Commissione
manutenzione, il Comune e il presidente del Tribunale per trovare
un'alternativa alla Meucci. Gli avvocati civilisti sono «smembrati» in sei
posti diversi e questo crea al nostro lavoro un ritorno assolutamente negativo,
come peraltro, avevamo previsto. Per noi la soluzione migliore sarebbe un'unica
cittadella della giustizia, ma il progetto dell'ex ospedale San Luigi, sempre
che si proseguirà su questa strada, sarà pronto non prima di 3-4 anni. In
subordine accetteremmo una suddivisione "verticale" degli uffici, il
penale da una parte, il civile dall'altra, ma non alla Meucci. Serve una
soluzione più consona, che vada oltre i provvedimenti dettati dall'emergenza.
Bisogna avviare un dibattito per trovare un'alternativa, anche se i margini
della discussione sembrano molto ristretti».
Tra le conseguenze della chiusura delle sedi
distaccate, secondo la denuncia degli avvocati, il rallentamento del lavoro di
cancelleria sulle quali gravano molti più provvedimenti, la difficoltà ad
ottenere il rilascio delle copie delle sentenze, i problemi di capienza delle
aule, il sovraccarico di lavoro per il personale amministrativo che "fa
quello che può", le spese maggiorate per i cittadini. Se la notifica di un
pignoramento ad Adrano costava 20 euro, oggi per pagare la trasferta
all'ufficiale giudiziario, di euro ce ne vogliono 70/80, tutte spese che si
riflettono sulle tasche dei cittadini.
Carmen Greco (da La
Sicilia del 5.11.2013)
P.S. di AGA News: da quanto tempo
lo diciamo?