Il
ministro Cancellieri li convoca per domani
Adesioni superiori al 90%, con punte vicine al 100% a
Roma e a Napoli, rischio sospensione per 200mila procedimenti civili e penali.
Sono le cifre dello sciopero dei giudici di pace, che si protrarrà fino al 6
novembre. Le organizzazioni di categoria saranno convocate dal ministro della
Giustizia Annamaria Cancellieri domani e dal Csm il 3 dicembre.
Lo sciopero, denunciano l'Associazione Nazionale
Giudici di Pace e l'Unione Italiana Giudici di Pace, intende ''denunciare
l'incostituzionale stato di precariato nel quale si trovano ad operare i
giudici di pace, nel disinteresse, se non addirittura nell'avversità, di gran
parte della classe dirigente. La categoria lamenta in particolare ''il venir
meno agli impegni formalmente assunti nel luglio scorso da parte del Ministro
Cancellieri, tra i quali rientrano, senza alcun dubbio, le problematiche dei
giudici di pace, che gestiscono circa il 60% del contenzioso civile, definendo
i processi entro un anno, e impedendo da quasi 20 anni il collasso della
giustizia, pur senza tutele e diritti''.
Il Parlamento, denunciano le associazioni dei giudici
di pace, ''è bloccato da un progetto di legge incostituzionale ed estremamente
punitivo, presentato dal Senatore Caliendo, già Sottosegretario sotto il
Ministro Alfano, progetto bocciato addirittura 5 volte dall'allora Consiglio
dei Ministri ed attualmente (ed incomprensibilmente, aggiungiamo noi) posto
all'ordine del giorno della Commissione Giustizia del Senato, a scapito di
altri progetti ben più condivisibili ed organici''.
I giudici di pace ''garantiranno, comunque, il
compimento degli atti urgenti ed indifferibili (convalide delle espulsioni;
procedimenti cautelari; processi per reati prossimi alla prescrizione...), pur
non essendo buona parte di tali attivita' qualificata come necessaria dal
codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione di garanzia per lo
Sciopero nei servizi pubblici essenziali''.
(Da ilsole24ore.com del 28.11.2013)