Basta!
Voglio la separazione! Non ti amo più!!! Questo e' sicuramente il leitmotiv
(motivo conduttore) ripetuto più volte da uno dei coniugi quando ormai il
matrimonio e' colato a picco.
Spesso
il non amare più il coniuge e' legato al fatto che l'altro coniuge si sia
innamorato di un'altra persona. E' vero anche che questi momenti di
disorientamento possono passare ma altre volte sono definitivi al punto che
proprio per questo si decide di cambiare vita scegliendo di stare accanto ad
un'altra persona.
Altre
volte però un matrimonio tende a fallire semplicemente perché i coniugi
presentano differenze caratteriali, culturali, di gusto e di scelte tali da
rendere la convivenza intollerabile; quindi, l'insieme di tutti questi
elementi, conditi con una mancanza di comunicazione, portano alla frattura
irreversibile del matrimonio.
Quindi,
per poter chiedere la separazione non è necessario che il conflitto relazionale
sia attribuibile ad entrambi i coniugi e' sufficiente che il sentimento di
insoddisfazione e di disaffezione dipenda da uno soltanto anche se l'altro,
nonostante le evidenti difficoltà comunicative, decida comunque di continuare
il rapporto.
Questo
è quanto ha stabilito la Corte
di Cassazione con la sentenza n. 1164 del 21.1.14.
In
buona sostanza un coniuge non è obbligato a vita a stare con l'altro coniuge quando le differenze caratteriali, culturali,
religiose siano tali da rendere la convivenza intollerabile.
L'amore
di un coniuge verso l'altro può spegnersi definitivamente proprio per queste
ragioni senza che vi sia necessariamente
l'intromissione sentimentale di un'altra persona; il vivere
quotidianamente silenzi o conflitti dettati dalla mancanza di comunicazione
determinano inevitabilmente la "morte" di un matrimonio.
Ovviamente,
al coniuge che decide di separarsi per questi motivi non può essere addebitata
la separazione, quindi, se la decisione viene presa dalla moglie, e la stessa
non sia dotata di redditi propri (cioè non autosufficiente economicamente), ha
diritto comunque all'assegno di mantenimento da parte del marito.
Barbara Pirelli (da
studiocataldi.it del 23.1.2014)