lunedì 27 gennaio 2014

L'abito fa l'avvocato?

E' convinzione piuttosto diffusa che gli avvocati vestano in modo noioso: abiti neri e camicie bianche per gli uomini, pantaloni/gonne nere e camicie con colletto bianco per le donne. Si tratta tuttavia di una mezza verità perché, fortunatamente, il dress code del "perfetto avvocato" non è sempre così rigoroso (e noioso!). In una riunione con i clienti, o in un'aula di Tribunale, una cravatta ben annodata e un abbigliamento adatto all'occasione, sono quasi imprescindibili perché, diciamocelo, il look non è solo una questione di gusto o di moda. Con un outfit curato e "be studiato", si dà una buona prima impressione a clienti e colleghi. E' forse triste, ma vero: i giudizi e, conseguentemente, le (buone o cattive) impressioni, sono formulate sull'apparenza.
Gli stilisti offrono spesso consigli su come vestirsi al lavoro e su quale look puntare per suscitare rispetto, ispirare fiducia e trasmettere una immagine professionale.
In molti sostengono che l'abbigliamento possa svolgere un ruolo importante in questo senso: per un avvocato, la stima di un cliente e la benevolenza dei colleghi, passa dunque anche dall'abito. Un solo dettaglio (una cravatta storta o un paio di scarpe sgualcite), può fare la differenza.
Anche la scienza sembra avvalorare tale posizione, suggerendo di fatto, che "tu sei quello che indossi". Una recente ricerca condotta dalla Northwestern University negli Stati Uniti sostiene che l'abbigliamento può influenzare il modo in cui gli individui si comportano e, successivamente, condizionare i rapporti e le dinamiche nei luoghi di lavoro. Lo studio ha esaminato il concetto di "enclothed cognition" , definito come "l'influenza sistematica che i vestiti hanno sui processi psicologici di chi li indossa" e, conseguentemente, sull'ambiente in cui i soggetti operano. La stessa performance individuale può essere influenzata dall'abito che si sceglie di indossare. Vien da chiedersi se il vecchio adagio "l'abito non fa il monaco" abbia ancora oggi un senso.
Un passo falso che molti avvocati compiono è quello di "vestirsi seguendo un cliché". D'accordo:la professionalità prima di tutto! Ma lasciate che vi dia un consiglio: scegliete l'outfit con attenzione se volete distinguervi dalla folla, ed aggiungete tocchi di personalità al vostro look di tutti i giorni. Perché non puntare sulla cravatta? Vi è una gamma completa tra cui scegliere (diverse larghezze e modelli) ma assicuratevi che non siano troppo eccentriche o fantasiose, di quelli che farebbero venire le vertigini o la nausea ai colleghi. O, magari, su un accessorio come l'orologio, che si può abbinare facilmente con tutto ciò che indossate, o una scarpa di pelle lucida. Per le donne: non provate a indossare tacchi su cui non riuscireste a compiere più di 100 metri. Non solo fanno male, ma vi farebbero camminare come un dinosauro. In fondo, non c'è niente di sbagliato nello scegliere zeppe o scarpe basse, sempre comode e pratiche.
Anche se ho detto che bianco e nero sono colori "noiosi", restano sempre un "must have". Avrete bisogno di almeno un paio di pantaloni/gonna neri e una camicia bianca per quei giorni in cui vi alzate la mattina per andare al lavoro e vi sentite troppo pigri per pensare all'outfit da indossare!

Nadia Fusar Poli (da studiocataldi.it del 27.1.2014)