Giunge
notizia che alcuni Consigli dell’Ordine degli Avvocati abbiano deliberato, in
via d’urgenza, di inviare una richiesta alla Cassa Forense affinchè venga
sospesa e/o differita la scadenza del pagamento dei contributi posta al
31/12/2013.
A
fondamento dei menzionati appelli all’ente previdenziale, viene portata la
gravissima crisi economica che attanaglia il Paese ed anche l’Avvocatura,
accentuata da frequenti casi di mancato pagamento da parte della clientela e
dello Stato.
Il
Movimento Forense ritiene di dover sostenere tali richieste ed iniziative, il
cui accoglimento donerebbe a moltissimi Colleghi una parentesi di sollievo.
Ovviamente
siamo consapevoli che sospendere e/o differire la rata di pagamento dei
contributi scadenziata al 31/12/2013 non può costituire misura unica e
sufficiente di sostegno alle difficoltà economiche degli Avvocati. Sappiamo
bene che è assolutamente necessario ed indifferibile un serio ragionamento sul
quantum e sulle modalità di pagamento degli oneri contributivi forensi, a
partire dal 2014, allo scopo di elaborare un piano contributivo che sia
concretamente sostenibile per gli Avvocati.
Tuttavia,
la sospensione e/o il differimento della scadenza del 31/12, costituirebbe un
importante segno di solidarietà concreta e di presa d’atto dei reali problemi
quotidiani di gran parte degli Avvocati.
Un
segno, peraltro, promanante dall’Ente Previdenziale Forense, a sottolinearne
natura e finalità.
(Da movimentoforense.it
del 26.12.2013)