Nicola
Marino, presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura-Oua, alla fine della
Cerimonia di Inaugurazione presso la Cassazione a Roma, ha riaffermato le ragioni
della protesta della categoria. "La Cancellieri comprenderà che la strategia delle
polemiche e dello scontro può anche distogliere l'attenzione dell'opinione
pubblica, ma la realtà è fin troppo evidente, come dimostrano i dati ufficiali
sullo stato della giurisdizione: dopo un decennio di interventi contro il
diritto di difesa e gli avvocati, 17
in 8 anni, e nonostante la chiusura di 1000 tra
tribunali, sedi distaccate e uffici di giudici di pace, la giustizia e' sempre
in piena emergenza e gli sprechi continuano".
“La
situazione è gravissima - continua il presidente Oua, citando i dati esposti
ieri dall'Osservatorio dell'avvocatura sulla giurisdizione - le entrate da
contributo unificato (a carico dei cittadini) sono aumentate enormemente,
crescendo del 55% per il primo grado, del 119% in appello e del 182% in
Cassazione e i tempi continuano ad essere ''irragionevoli''. Se nel 2005 la
durata media del processo davanti al tribunale e alla Corte d'appello era di
5,7 anni, nel 2011 si è passati a 7,4 anni. Per essere ancora più chiari, le
riforme pasticciate, senza dialogo con gli avvocati, hanno portato a un
deterioramento ulteriore del nostro sistema”. Conferma le tre giornate di
astensione (18-20 febbraio) e una manifestazione nazionale a Roma il 20
febbraio.
(Da ilsole24ore.com del
27.1.2014)