Il Presidente OUA Maurizio de Tilla
La commissione giustizia della Camera licenza
il testo per l'assemblea
Finalmente
si è arrivati a vedere il traguardo. La commissione Giustizia di Montecitorio
ha terminato ieri sera l’esame del testo arrivato dal Senato approvandolo oggi
e licenziandolo per l’assemblea che da lunedì prossimo lo ha posto all’ordine
del giorno. (…)
Contro
il testo uscito dalla Commissione, si schiera l’Organismo Unitario
dell’Avvocatura (Oua) il cui presidente, Maurizio de Tilla, sottolinea come le
dichiarazioni del ministro di Giustizia Paola Severino, delimitino chiaramente
la futura legge comprimendola dentro i limiti imposti dalle liberalizzazioni
selvagge.
Per
tutte queste ragioni l’Oua, l’organismo di rappresentanza politica della
categoria, chiama gli ordini e le associazioni forensi a un’assemblea nazionale
a Roma il 15 e 16 giugno (15 giugno Sala Seminari della Cassa Forense e 16
presso la Sala Meeting
Visconti Palace Hotel).
«A
che serve – sostiene de Tilla - una legge di riforma forense che elimina le
tariffe oltre che i minimi dei compensi e che consente i soci di capitale nelle
società professionali tra avvocati? Perché dirsi soddisfatti di un
provvedimento che non tiene conto della funzione costituzionale dell’avvocato?
Da parte nostra sono tre decisi no al testo licenziato dalla Commissione
Giustizia della Camera dei Deputati. Non si possono condividere le
dichiarazioni del Ministro della Giustizia – continua il presidente Oua -
quando afferma drasticamente la contrarietà a qualsiasi norma dell’ordinamento
forense che contrasti con i principi e le norme di liberalizzazione oltre che
la riaffermata vigenza ed efficacia del principio di delegificazione che
contrasta con il dettato costituzionale. Questa riforma nasce già vecchia,
inutile, inadeguata e mortifica la professione di avvocato. Per tutte queste
ragioni – conclude de Tilla - nell’Assemblea convocata dall’OUA per i giorni 15
e 16 giugno, sono stati invitati tutti i presidenti degli Ordini e delle Associazioni
forensi per valutare la possibilità di proclamare una prolungata astensione
dalle udienze in segno di protesta».
Luigi Berliri (da
Mondoprofessionisti del 7.6.2012)