Assemblea nazionale il 15 e il 16
Giugno per dire no al taglio indiscriminato,
inutile e irrazionale di tribunali,
uffici di giudici di pace e sedi distaccate
Il
15 e 16 giugno l’Organismo Unitario dell’Avvocatura si riunirà a Roma (15
giugno Sala Seminari della Cassa Forense dalle ore 10 alle 19 e il giorno 16
presso la Sala Meeting
Visconti Palace Hotel dalle ore 10 alle 16) per decidere le forti iniziative di
protesta contro le scelte arbitrarie sulla revisione della geografia
giudiziaria e per l’approvazione immediata di una riforma forense che,
coerentemente con le Direttive Europee e con la Costituzione, tuteli
la specificità delle professioni liberali senza cedimenti pericolosi alle
derive ultra liberiste.
Per
il presidente Maurizio de Tilla “il testo
di riforma della professione forense licenziato dalla Commissione Giustizia
della Camera dei Deputati deve superare la pretesa delegificazione prevista dai
vari decreti sulle liberalizzazioni, ma anche contenere paletti chiari per
ridare competitività e slancio alla professione di avvocato, tra questi: la
reintroduzione delle tariffe, i divieti dei soci di capitale negli studi legali
e del patto quota lite. Necessario, infine, che si confermi con chiarezza la
funzione costituzionale degli avvocati”.
L’assemblea
di Roma indetta dall’Oua è chiamata a decidere e calendarizzare forti
iniziative di protesta, compresa l’astensione dalle udienze, contro
l’arbitraria revisione della geografia giudiziaria: “Provvedimenti – continua de Tilla - frutto di scelte irrazionali e distruttive. I numeri sono
esemplificativi: si intende chiudere più di 600 uffici di giudici di pace
rispetto a un’esigenza che non può superare i 200, si intendono sopprimere 160
sezioni distaccate rispetto a meno di 40 necessarie. La revisione della
geografia giudiziaria varata da questo Governo costituisce un vero e proprio
processo di smantellamento e rottamazione della giustizia pubblica e le
conseguenze negative ricadono sui cittadini, sulle imprese e sullo sviluppo
economico di molte realtà del nostro paese. Invece di sperimentare,
innanzitutto, un riequilibrio sul territorio, si taglia e si soggiace, alla
logica del fare “cassa”. Un approccio miope”.
Ma
l’Oua ha, anche, in questi mesi, avanzato decine di proposte sulla geografia
giudiziaria insieme agli enti locali, ai sindaci, ai cittadini, che sono
rimaste inevase.
“Bisogna provvedere al disegno della nuova
geografia – aggiunge il presidente Oua - in maniera complessiva e non parcellizzata e solo dopo aver sentito le
componenti dell’avvocatura, quelle istituzionali, politiche, economiche e
sociali di ciascun territorio. È opportuno, in questa fase, soprassedere alla
chiusura dei Tribunali minori optando, invece, per un'ipotesi di un più
organico riequilibrio territoriale. Nell’assemblea convocata dall’Oua per i
giorni 15 e 16 giugno – conclude de Tilla – si valuterà la possibilità di proclamare, insieme alle associazioni
Forensi, una prolungata astensione dalle udienze in segno di protesta contro
leggi che mortificano la funzione dell’avvocato e contro l’arbitraria e
illegittima revisione delle circoscrizioni giudiziarie che preannuncia la
soppressione di più di 600 giudici di pace, 160 sezioni distaccate e 33
Tribunali minori”.
(Da Mondoprofessionisti
del 12.6.2012)