"Un
piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità" (???)
E'
con questa citazione iperbolica che ieri pomeriggio avrei voluto annunciare il
primo deposito telematico a valore legale nel Distretto della Corte d'Appello
di Perugia.
Poco
prima delle 18 di ieri 18.06.2012, infatti, ho depositato una comparsa
conclusionale presso la Corte
d'Appello di Perugia e questa mattina non avrò bisogno di depositare l'analogo
cartaceo per rendere effettivo l'adempimento.
Però....
Però
l'entusiasmo e la soddisfazione per l'evento e la novità è durata ben poco:
cioè il tempo necessario (pochi minuti) per rilevare che le ricevute inerenti
la spedizione tardavano ad arrivare. Ebbene, a fronte di una ricevuta di
accettazione pervenuta alle 18, la ricevuta di avvenuta consegna (quella che
attesta il deposito, fissando data ed ora) è giunta alle 19,49; quella relativa
all'esito dei controlli automatici alle 21,30. Questa mattina (ma questo è
normale) avrò la comunicazione relativa all'esito dei controlli effettuati
dalla cancelleria.
Questo
significa che se l'avessi inviato alle 13 del giorno di scadenza, il mio
deposito, certificato dopo 1H e 49', sarebbe stato considerato fuori termine,
pur avendo io fatto tutto ciò che era in mio potere per rispettare il termine.
Questo
non va bene e non possono essere messi a disposizione degli operatori strumenti
che non assicurano la certezza del traffico telematico e che presentano rischi
di funzionamento di tale portata.
Anche
perché, attesa l'immediata visibilità dell'atto depositato in via telematica,
legittimamente si può attendere l'ultimo momento utile per il deposito, facendo
affidamento sui tempi della telematica, che dovrebbero essere calcolati in
secondi, nemmeno in mminuti, figurarsi ad ore.
Non
vorrei che il passaggio al processo telematico sia da paragonare a quel furbo
protagonista della barzelletta che lanciandosi dall'aereo in panne prese lo
zaino degli attrezzi invece che il paracadute....
Sconsolatamente.
Stefano Bogini (da
teledirltto.it del 19.6.2012)