La commissione giustizia
approva l'emendamento
per un equo compenso per i
praticanti avvocati
I giovani che si affacciano alle libere professioni
segnano un punto a loro favore: la commissione giustizia di Montecitorio ha
approvato un emendamento al testo della riforma forense a firma del deputato
Pierluigi Mantini (Udc) una misura di equità per il lavoro dei giovani che va
estesa, a nostro avviso, ai giovani praticanti di tutte le professioni.
L’emendamento stabilisce che il tirocinio professionale
non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato; in ogni
caso al praticante avvocato decorso il primo mese, è dovuto un adeguato
compenso commisurato all’apporto dato per l’attività effettivamente svolta
ovvero quello convenzionalmente pattuito in misura comunque non inferiore del
30% del trattamento contrattuale più favorevole previsto per gli apprendisti
negli studi professionali.
In concreto si tratta di un compenso minimo tra i 400
e i 500 euro; non è molto, ma è sempre meglio del pressoché zero attuale. Il
governo, che ha espresso parere contrario in commissione, prenda atto della
volontà del parlamento e modifichi in senso favorevole il suo parere per
l’Aula.
Luigi Berliri (da
Mondoprofessionisti del 6.6.2012)