sabato 12 febbraio 2011

Problemi finanziari, carenze di organico, preoccupazioni per la mediazione: incontro CNF-Ordini minori


Comunicato stampa CNF del 12.2.2011

Oggi il Consiglio nazionale forense ha riunito a Roma i rappresentanti degli Ordini minori per fare il punto su tutte le problematiche aperte.
Difficoltà economiche, carenza di personale e supplenza da parte degli avvocati, la formazione permanente e, nel prossimo futuro, l’avvio della mediazione.
Sono queste le principali problematiche censite dai rappresentanti degli Ordini forensi minori che in gran numero (32 su 42 Ordini con meno di 300 iscritti) hanno risposto all’invito del Consiglio nazionale forense di riunirsi oggi a Roma per una verifica a tutto campo delle situazioni locali.
“Il Consiglio nazionale forense ha organizzato questa riunione per ascoltare le esigenze delle sedi locali e per organizzare servizi che possano corrispondere a tali esigenze. Sulle mediazione, stante la richiesta da noi avanzata al ministero di accedere ad una proroga di un anno per tutte le materie, vogliamo offrire tutto il supporto possibile per gli Ordini”, ha aperto i lavori il presidente Guido Alpa.
In questa direzione va anche, d’altra parte, la costituzione della commissione interna Servizi agli Ordini e agli avvocati, che sta peraltro avviando una ricognizione delle problematiche di maggior interesse per l’avvocatura e che denunciano possibili criticità. Come prima iniziativa, il Cnf ha inviato agli Ordini un questionario in materia di mediazione e formazione continua per verificare quanti di loro hanno interesse ad accreditarsi come organismi di conciliazione o ente formatore e/o abbiano già ottenuto il relativo riconoscimento, quale sia la situazione relativa alla disponibilità di idonei locali nei tribunali, se abbiano stipulato idonea polizza assicurativa o incontrato difficoltà a farlo. A proposito della formazione, il Cnf intende conoscere quanti eventi formativi sono stati organizzati; se esista e nell’affermativa quale sia la misura della quota di contribuzione posta a carico degli iscritti; se l’Ordine ha proceduto alle verifica dell’assolvimento dell’obbligo formativo e con quali modalità; la misura del fenomeno del mancato assolvimento dell’obbligo formativo; la valutazione in ordine alla quantificazione in 90 dei crediti formativi previsti dal regolamento a regime. Gli interventi che si sono susseguiti oggi hanno confermato che l’avvio della mediazione è la emergenza del momento, il cui adempimento rappresenta spesso un ulteriore onere che grava su strutture già appesantite da difficoltà economiche, da rapporti difficili con la dirigenza dei tribunali, da carenza di personale sia di magistratura che amministrativo che, hanno testimoniato molti presidenti di Ordini, impone una attività di supplenza da parte degli avvocati.
Sulla mediazione, confermate le difficoltà organizzative a cui si aggiungono dubbi interpretativi sulla normativa in merito alla costituzione degli organismi di conciliazione, alla tempistica della copertura assicurative in mancanza di un accreditamento ministeriale e anche perplessità sul tipo di regolamento di conciliazione da adottare.
Per parte sua il Cnf ha annunciato che ha costituito un gruppo di studio per fornire gli Ordini le informazioni necessarie e per cercare soluzioni alla difficoltà economiche; che è stato accreditato come ente formatore e supporterà gli Ordini nel rilascio del titolo di conciliatore. Inoltre il Consiglio sta lavorando ad alcuni servizi come la predisposizione di un software per la gestione del procedimento di conciliazione da mettere a disposizione gratuitamente degli Ordini e un progetto di polizza assicurativa per gli organismi di conciliazione a condizioni vantaggiose, che gli Ordini potranno adottare.

Claudia Morelli - Responsabile Comunicazione e rapporti con i Media