mercoledì 16 febbraio 2011

La Cassazione chiarisce: nessun invito a fare una nuova legge per i single. I giuristi: sarebbe incostituzionale

 
Con la sentenza n. 3572/2011 che ha 'aperto' alle adozioni di bambini anche da parte di single, non c'è stato "nessun invito al legislatore da parte della Corte di Cassazione in materia di adozione", perchè la Corte ha "semplicemente affermato che, in assenza di un'apposita legge (che ove emanata non sarebbe in contrasto con la Convenzione di Strasburgo sui diritti dei minori), non è possibile al giudice accogliere una richiesta di adozione da parte di una persona single". A precisarlo, in una nota, è l'ufficio stampa della Corte di Cassazione, in riferimento ad "alcuni commenti alla sentenza apparsi nel senso che la Corte con la sentenza avrebbe invitato, sollecitato o addirittura preteso che il legislatore approvasse una norma che permettesse l'adozione anche da parte di persone singole".
Cassazione: solo interpretato la Convenzione di Strasburgo - Nel comunicato, la Corte di Cassazione spiega che "con la sentenza n. 3572/2011 la Corte ha semplicemente svolto il proprio compito di interpretare la legge, nel caso l'articolo 6 della Convenzione di Strasburgo del 24 aprile 1967 in materia di adozione dei minori, ratificata con legge n. 357 del 1974, evidenziando che la norma in questione non è autoapplicativa, nel senso che 'non conferisce immediatamente ai giudici italiani il potere di concedere l'adozione di minori a persone singole ad di fuori dai limiti entro i quali tale potere è attribuito dalla legge nazionale'".
Necessaria l'interposizione di una legge interna - "Ne è stata tratta la conclusione che la norma attribuisce 'al legislatore nazionale la facoltà' - e non l'obbligo - di prevedere la possibilità di adozione anche per persone singole, cosicchè perchè tale adozione possa avere luogo in Italia è necessaria l'interposizione di una legge interna che determini i presupposti di ammissione e gli effetti dell'adozione da parte della persona singola". In questo senso, conclude la Corte, "appare evidente che nessun invito, sollecitazione o pretesa nei confronti del legislatore" è stata avanzata con la sentenza.
Il giurista: La Costituzione le lega alla famiglia - "Se s'intende attrarre nel nostro ordinamento profili giuridici di altri ordinamenti, bisogna fare molta attenzione, perché restiamo fuori dalla nostra Carta costituzionale, che lega l'adozione a una famiglia, che è società naturale fondata sul matrimonio". Così Alberto Gambino, professore ordinario di Diritto civile, intervistato da Radio Vaticana sulla percorribilità di un`adozione da parte dei single anche in Italia. "Nel caso del legislatore italiano - ha aggiunto Gambino - noi abbiamo delle norme che tengono soprattutto all`interesse del minore. L'interesse del minore è quello che si conformi il più possibile una famiglia legittima, nel senso di famiglia più adeguata, così da far crescere il minore in condizione di piena stabilità". Anche con riferimento ai contenuti della Convenzione di Strasburgo, che sembrerebbe aprire alle adozioni dei single, il giurista ha concluso che "la legislazione italiana, sulle materie che riguardano il diritto di famiglia, ha come stella polare la Carta costituzionale".

(Da notizie.tiscali.it del 15.2.2011)