Rientra nel diritto di critica politica anche l'accostamento al nazismo
Non commette reato chi dà del "razzista" e del "nazista" a un fascista. Lo sottolinea la Cassazione che, con la sentenza numero 4938 del 10 febbraio 2011, ha confermato il non luogo a procedere nei confronti di un giornalista che aveva riportato delle affermazioni contro degli esponenti di un'organizzazione di estrema destra.
In particolare, in un passaggio chiave delle motivazioni, la quinta sezione penale ha messo nero su bianco che in una dimensione storica le "qualifiche di xenofobia, razzismo, violenza ed antisemitismo attengono a principi o valori (o disvalori, a seconda della diversa angolazione prospettica), intimamente connaturati e strutturalmente coessenziali alla ideologia nazista e fascista".
(Da cassazione.net)