mercoledì 16 febbraio 2011

Nuova assicurazione sanitaria per gli avvocati dal 2011

 
È attiva la nuova convenzione sanitaria per gli avvocati della Cassa forense. Due le novità più importanti: il rimborso di tutte le spese mediche sostenute per la cura delle malattie oncologiche e la possibilità di approfittare delle vantaggiose condizioni della convenzione anche per gli avvocati in pensione non più iscritti alla Cassa e per i familiari degli associati fino ai 90 anni di età. Più assistenza, dunque, e più servizi a tutela dell’intera categoria professionale.  La nuova convenzione, che sarà in vigore sino al 2013, è stata affidata con bando di gara europeo a UNISALUTE, società del gruppo UNIPOL specializzata in assicurazioni sanitarie. La polizza copre in modo gratuito e automatico tutte le spese sostenute dagli iscritti alla Cassa (praticanti, avvocati, pensionati) per i cosiddetti “Grandi interventi chirurgici” e “Gravi Eventi Morbosi”. Il rimborso, che arriva a coprire sino a un massimo di 260 mila euro annue per ciascun assicurato, risarcisce tutti i costi relativi al ricovero in strutture sanitarie pubbliche e private: le spese per l’operazione, la degenza, l’assistenza, le visite specialistiche, i trasferimenti, il vitto e l’alloggio dell’eventuale accompagnatore.   Ma la novità più importante riguarda il rimborso integrale delle spese sostenute per le “Malattie oncologiche”. Per questo tipo di patologie, la polizza non copre solo i costi dell’operazione, della degenza, dell’assistenza e delle terapie (con un tetto massimo di 15 mila euro all’anno nel caso di ricovero con intervento e 10 mila senza), ma anche le spese sostenute da un eventuale accompagnatore durante tutto il periodo della malattia. Un grande passo in avanti che dimostra quanto la Cassa abbia a cuore i propri associati, impegnandosi a creare per loro le condizioni migliori per affrontare una grave malattia. Delle vantaggiosi condizioni della polizza potranno godere anche i professionisti che non esercitano più e i familiari degli associati. La convenzione, infatti, si estende anche ai pensionati non più iscritti, ai titolari di pensione indiretta o di reversibilità e ai familiari degli associati fino ai 90 anni, contro gli 80 stabiliti nella precedente convenzione sanitaria. In questi casi, la copertura è a carico dell’assicurato, che dovrà versare 130 euro all’anno. Infine, potranno aderire alla convenzione anche gli avvocati che si riscrivono alla Cassa dopo i 65 anni.   “Siamo orgogliosi di poter garantire a tutti gli iscritti a Cassa forense un’assistenza sanitaria di alto livello. Siamo anche orgogliosi che il Tar abbia riconosciuto la validità della procedura che abbiamo seguito improntata alla concorrenza e alla massima trasparenza”, dichiara Marco Ubertini, Presidente di Cassa forense.  Il TAR del Lazio ha infatti respinto il ricorso di Assicurazioni Generali, che aveva avanzato presunte irregolarità nella conduzione della gara d’appalto per l’assegnazione della nuova polizza sanitaria. La decisione del Tribunale Amministrativo, che ha giudicato il ricorso delle Generali inammissibile per mancanza di interesse, dimostra la totale trasparenza dell’operato della Cassa, che ha condotto la gara in modo conforme alla legge, senza violare alcun principio di trasparenza, libera concorrenza, parità di trattamento e non discriminazione.   La Cassa agisce sempre nell’interesse dei propri iscritti, come dimostra anche la decisione di rimandare l’assegnazione della polizza integrativa per la copertura delle malattie e degli interventi meno gravi (compreso il parto), il cui premio andrebbe a totale carico degli interessati. La Cassa ha infatti valutato sproporzionate tutte le proposte pervenute, e sta lavorando per cercare soluzioni più convenienti ma sempre affidabili e soddisfacenti.

(Da Mondoprofessionisti del 16.2.2011)