“Premiato il nostro impegno per evitare le ingerenze improprie di chi vuole privatizzare la giustizia civile”. Così Maurizio de Tilla, presidente Oua, commenta l’esito favorevole dell’iniziativa per lo slittamento di un anno dell’obbligatorietà della mediaconciliazione in attesa della modifica del decreto legislativo, come indicato con una mozione approvata all’unanimità dal recente Congresso Nazionale Forense. Il primo successo è stata la presentazione bipartisan di emendamenti in Commissione Giustizia che recepivano le richieste dell’avvocatura (Lusi, Benedetti Valentini e Della Monica ecc), ieri, uno di questi, è stato approvato nelle Commissione riunite Bilancio e Affari costituzionali. Ma l'Avvocatura non abbassa la guardia: incassa il punto a favore ma non si illude. Così de Tilla, ha inviato, nella serata di ieri, due lettere, una al Ministro di Giustizia Alfano e una al Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Al Ministro, ricorda che lo slittamento di un anno dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà nella mediazione finalizzata alla conciliazione è ostacolato fortemente dalla Confindustria e dalle Camere di Commercio. “Siamo sicuri – conclude la sua lettera ad Alfano, de Tilla - che Ella saprà sottrarsi da questa indebita ingerenza ed affidare il Suo autorevole intervento alla finalità di perseguire con la consueta obiettività la tutela costituzionale del diritto di difesa e dell’accesso libero dei cittadini alla giustizia”. Nella lettera alla presidente di Confidustria, de Tilla, ricorda alla Marcegaglia che ”l’Avvocatura è favorevole alla mediazione finalizzata alla conciliazione ed è impegnata per una sua puntuale attuazione. Allo stesso modo siamo fermamente contrari all’obbligatorietà del sistema di conciliazione perché, così come concepito, non risponde alle direttive in materia della Comunità Europea e costituisce uno strumento illegittimo e incostituzionale di limitazione del diritto del cittadino ad accedere alla giustizia civile. Per tutte queste ragioni è incomprensibile la totale disattenzione nei confronti delle osservazioni su questo tema avanzate dagli avvocati e da eminenti esponenti del mondo accademico e della società civile. Mi permetto, quindi, conclude - di pregarLa di astenersi da interventi per bloccare gli emendamenti bipartisan al Milleproroghe all’esame del Parlamento, che prevedono lo slittamento ad un anno dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà della mediaconciliazione, in attesa delle necessarie modifiche”.
Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 9.2.2011)