giovedì 10 febbraio 2011

Le Camere Civili contro la mediazione

Lettera del 25.1.2011 al ministro ed ai parlamentari

L’Unione Nazionale delle Camere Civili conferma la propria contrarietà all’istituto della media-conciliazione, non per preconcetta e generica ostilità verso mezzi alternativi di risoluzione concordata delle controversie civili e commerciali, bensì per specifici, gravi motivi, già indicati nei documenti che l’Unione ha diffuso dopo l’emanazione del D Lgs 28/2010, quali:
-i concreti profili di incostituzionalità rilevabili nel D. Lgs 28/2010 e nel D.M. 180/2010, primo fra tutti quello dell’obbligatorietà del preventivo accesso al procedimento di mediazione per un vastissimo novero di controversie, senza limite di valore, introdotta con manifesto eccesso rispetto alla Legge-delega;
-la concorrente esclusione dell’obbligatorietà della difesa tecnica, esclusione incredibilmente accompagnata dall’imposizione all’avvocato dell’obbligo di informativa in forma scritta e dall’accessoria previsione dell’annullabilità del contratto con il cliente;
-l’assenza di qualsivoglia criterio di determinazione della competenza territoriale per lo svolgimento del procedimento, con rischio di grave danno per la parte debole del rapporto;
-la previsione di pesanti conseguenze, sul piano delle spese processuali, della mancata accettazione della proposta conciliativa, formulata dal mediatore, non necessariamente sulla base di elementi oggettivi di valutazione.
La Unione Nazionale delle Camere Civili chiede quindi all’Onorevole Ministro della Giustizia di rinviare l’entrata in vigore della legge, prevista per l’11 marzo 2011, e tener conto delle istanze dell’Avvocatura.

   Il Segretario dell’UNCC                                           Il Presidente dell’UNCC
     Avv. Laura Jannotta                                                 Avv. Renzo Menoni