mercoledì 23 febbraio 2011

Mediaconciliazione, ulteriori iniziative e manifesto dell’OUA

COMUNICATO STAMPA OUA DEL 23.2.2011

GIUSTIZIA, CRESCE LA PROTESTA DEGLI AVVOCATI
CONTRO LA “ROTTAMAZIONE” DELLA GIUSTIZIA CIVILE
E L’OBBLIGATORIETÀ DELLA MEDIACONCILIAZIONE

L’OUA PRESENTA IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE
E IL MANIFESTO: “LA MEDIACONCILIAZIONE,
ECCO PERCHÈ NON FUNZIONERÀ”

In pochi giorni è già forte il sostegno alle iniziative lanciate dall’organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura, Oua. Molti ordini e associazioni forensi hanno aderito o preannunciato l’adesione. Si allunga il calendario di iniziative, presentato un Manifesto con le ragioni di opposizione all’obbligatorietà della mediaconciliazione.

«L’Avvocatura è in rivolta – spiega Maurizio de Tilla, presidente Oua – ed è molto preoccupata per l’entrata in vigore della mediaconciliazione obbligatoria. Sono molti gli ordini e le associazioni forensi che hanno già dato il loro fattivo sostegno o preannunciato l’adesione. L’Unione delle Camere Civili, per esempio, ha invitato tutti i civilisti italiani (quasi il 90% degli iscritti agli albi) a sostenere le iniziative promosse dall’OUA».

«Il primo appuntamento importante – aggiunge - è il 9 marzo quando è prevista la discussione nel merito dei ricorsi presentati davanti al TAR del Lazio da OUA, Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Firenze,Unione delle Camere Civili, AIAF, Unione Regionale degli Ordini della Campania, Associazioni e molti Ordini. Sono state sollevate questioni di incostituzionalità della normativa sulla mediaconciliazione ed è stato chiesto l’annullamento del regolamento attuativo. Ma il calendario di iniziative è sempre più ampio e il primo obiettivo sarà quello di convolgere i cittadini in una questione che li investe direttamente».
L’OUA ha promosso ulteriori importanti iniziative:
·            Intervento ad adiuvandum in relazione al ricorso presentato dal Consiglio dell’Ordine di Torino alla Corte Europea.
·            Denunciare la ricaduta negativa della mediaconciliazione in sede penale.
·           Invitare gli avvocati all’assistenza gratuita nella fase di mediaconciliazione nel caso di risultato negativo.
·           Invitare la Commissione Giustizia del Senato per la sollecita calendarizzazione dei progetti di legge presentati per la modifica della media conciliazione; Benedetti Valentini, Della Monica  ed altri.
·            Referendum abrogativo.
«L’avvocatura – conclude de Tilla - si presenta unita sull’astensione dalle udienze proclamata dal 16 marzo al 22 marzo e parteciperà compatta alla manifestazione pubblica indetta a Roma per il 16 marzo, contro l’obbligatorietà della mediaconciliazione e la “rottamazione” della giustizia civile.

Roma, 23 febbraio 2011


IL MANIFESTO: “LA MEDIACONCILIAZIONE OBBLIGATORIA,
ECCO PERCHÈ NON FUNZIONERÀ IN SEI PUNTI

1. perché determinerà un più difficile accesso alla giurisdizione da parte del cittadino;
2. perché determinerà un ulteriore dilatamento dei tempi per la presentazione della richiesta di giustizia al giudice;
3. perché determinerà un aumento degli oneri e una lievitazione dei costi, tutti a carico del cittadino;
4. perché costituirà un ulteriore strumento dilatorio per la parte inadempiente che non ha alcuna volontà di conciliare la lite;
5. perché appare, sul piano sistematico, in totale disarmonia con aspetti processuali e tecnici con l’effetto perverso di un probabile corto circuito per innumerevoli domande;
6. perché prevede la nullità di una proposta di conciliazione che può avere ricadute pregiudizievoli nel giudizio di merito anche per chi non intende far ricorso alle procedure stragiudiziali di mediaconciliazione.