giovedì 13 settembre 2012

Abitualità a delinquere



Cass. Pen. Sent. 31498 del 2.8.2012

Mentre l'abitualità a delinquere ex art. 102 c.p. è operante obbligatoriamente ed autonomamente per presunzione di legge, senza bisogno di un accertamento del giudice, l'abitualità, invece, ritenuta dal giudice ex art. 103 c.p. è rimessa al potere discrezionale del magistrato richiedendosi, come presupposto inderogabile, che il soggetto, già condannato per due delitti non colposi, venga ulteriormente condannato per un altro delitto non colposo, e richiedendosi inoltre l'accertamento della pericolosità sociale del soggetto, desunta dalla valutazione complessiva della condotta da lui tenuta (senza che rilevino termini o periodi prefissati entro i quali siano stati commessi i reati), nonchè dalla qualità dei fatti commessi e dei beni giuridici offesi, elementi tutti che, insieme con la reiterazione delle condotte illecite, sono indicativi della pervicacia del reo nel delinquere.