martedì 22 maggio 2012

Decreto anticorruzione, passano le modifiche


Il Ministro della Giustizia Paola Severino

A larga maggioranza è stato approvato dalle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera l’emendamento presentato a nome del governo dal ministro della Giustizia Paola Severino sulle norme penali del ddl anticorruzione. Favorevoli tutti i gruppi, contrario solo l'Idv. Nel corso dei lavori della mattinata, le norme del governo sono state modificate attraverso la riformulazione, proposta dalla Guardasigilli e approvata dalle commissioni, e alcuni subemendamenti del Pdl e del Pd sui reati di corruzione per esercizio della funzione e di traffico di influenze illecite.
Severino: “Un grande passo in avanti” - Con l'approvazione del testo del governo sulla corruzione "é stato fatto un grande passo in avanti", ha dichiarato il ministro della Giustizia Severino dopo la votazione sulla quale ha spiegato di aver di fatto messo "la mia personale fiducia" quando ha sottolineato di essere pronta ad assumersi le sue responsabilità sulla riforma. Una fiducia che, ha detto, "mi è stata data" visto che "mi sembra che i partiti abbiano accolto il mio invito" e il testo ha avuto l'ok "anche in tempi rapidi".
"Determinata a mantener fermo l'impianto" - Sul ddl anticorruzione Paola Severino è comunque determinata a mantenere fermo "l'impianto" delle norme penali approvate in commissione alla Camera. Il ministro della Giustizia lo ha ribadito subito dopo il voto, lanciando un avvertimento alle forze di maggioranza, in particolare al Pdl che si è astenuto sull'emendamento governativo. "La mia apertura al dialogo, la mia tenacia, attenzione, non vanno scambiate per una disponibilità a modifiche che possano 'terremotare' il provvedimento. Quella che tutti ormai chiamiamo la piramide deve mantenere uan sua coerenza interna. Escluderò - ha insistito la guardasigilli - qualsiasi intervento profondamente modificativo. La struttura deve mantenere il suo equilibrio". Quanto alle sanzioni penali, delle quali lei stessa aveva ipotizzato la revisione dopo l'approvazione, la scorsa settimana, del subemendamento Ferranti (Pd) che innalzava quelle minime e massime per la corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, "oggi non è stato affrontato il tema. Ma va riconsiderato anche alla luce di quella votazione".
Bongiorno: “Sono soddisfatta” - Il presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, a sua volta dichiara di essere "soddisfatta" per il 'si'' al ddl anti corruzione ricevuto dalle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali di Montecitorio. "Sono soddisfatta per quanto riguarda il metodo perché, per quanto questo percorso fosse arduo, si è riusciti a concludere l'esame del testo nei tempi e a dare il mandato al relatore, con relativi pareri delle commissioni competenti, prima che il provvedimento arrivasse in Aula", spiega Bongiorno.
“C’è stata sintesi tra le diverse posizioni” - Per quanto riguarda il merito - aggiunge Giulia Bongiorno - è chiaro che alcuni emendamenti verranno ripresentati in Aula. Ovviamente restano delle differenze, ma queste verranno affrontate durante l'esame del provvedimento in Assemblea". "Oggi da parte di tutte le forze della maggioranza - prosegue la parlamentare di Fli - c'é stato un atteggiamento che ha consentito di raggiungere una sintesi tra le diverse posizioni. Ma sul problema delle interdizioni e delle condanne le distanze restano. Se ci fosse stato un 'si'' unanime al testo anticorruzione, sarebbe stato un vero 'compromesso storico'. I nodi invece restano, ma si spera che verranno sciolti in Aula".
Severino: "In aula in condizioni di poter approvare" - Quella del Pdl sulla corruzione in commissione "é stata una astensione preceduta da una valutazione favorevole e questo non va sottaciuto e non mi sembra nemmeno sia stata totale", ha aggiunto Paola Severino al termine dei lavori della commissione. "Ne prendo atto - ha continuato - e cercheremo di arrivare comunque in Aula in una situazione che possa portare all'approvazione di un provvedimento che è necessario".
"Per ora non parlerei di fiducia" - "Al momento non ne parlerei. Il voto, tra l'altro, dimostra che una fiducia sostanziale si può comunque ottenere ragionando", ha dichiarato il ministro della Giustizia replicando a chi le chiedeva se si pensi alla fiducia sul ddl anti- corruzione. La Severino ha fatto sapere che l'incontro nel quale è maturata l'intesa sul provvedimento le è stato chiesto dai gruppi e lei ha posto come condizione la partecipazione di tutte le forze che sostengono il governo. Lì "si è convenuto su alcuni miglioramenti" poi votati.
Anche Orlando (Pd) è soddisfatto - Anche il responsabile Giustizia del Pd, Andrea Orlando, è soddisfatto per l'approvazione nelle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera del ddl anti corruzione. "Soprattutto perché - sottolinea - l'Assemblea esaminerà il testo Severino e non quello Alfano nel quale si diceva a parole di voler contrastare la corruzione ". "Il PdL ha capito - spiega Orlando commentando l'intesa raggiunta nella maggioranza su due emendamenti cardine del ddl - che con l'ostruzionismo non andava da nessuna parte"
Palomba (Idv): “Negli uffici giudiziari sarà un terremoto” - "Negli uffici giudiziari sarà un terremoto. Ed è grave che su questo fossero tutti d'accordo...". Il capogruppo dell'Idv in Commissione Giustizia della Camera, Federico Palomba, commenta così il via libera dato al ddl anti corruzione da parte delle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera. L'Idv, che aveva ritirato i suoi emendamenti per contrastare "l'ostruzionismo del Pdl", ha votato contro il ddl.
Di Pietro: "Gravissimo quello che è successo" - "E' davvero gravissimo quello che successo - sottolinea il leader Idv, Antonio Di Pietro - perché hanno vanificato in un sol colpo tutte le inchieste ora in piedi contro la Pubblica amministrazione. Hanno infatti cancellato il reato di 'dazione ambientale'".

(Da notizie.tiscali.it del 22.5.2012)