Il Ministro della Giustizia Paola Severino
A larga maggioranza è stato approvato dalle
commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera l’emendamento
presentato a nome del governo dal ministro della Giustizia Paola Severino sulle
norme penali del ddl anticorruzione. Favorevoli tutti i gruppi, contrario solo
l'Idv. Nel corso dei lavori della mattinata, le norme del governo sono state
modificate attraverso la riformulazione, proposta dalla Guardasigilli e
approvata dalle commissioni, e alcuni subemendamenti del Pdl e del Pd sui reati
di corruzione per esercizio della funzione e di traffico di influenze illecite.
Severino: “Un grande passo in avanti” - Con
l'approvazione del testo del governo sulla corruzione "é stato fatto un
grande passo in avanti", ha dichiarato il ministro della Giustizia
Severino dopo la votazione sulla quale ha spiegato di aver di fatto messo
"la mia personale fiducia" quando ha sottolineato di essere pronta ad
assumersi le sue responsabilità sulla riforma. Una fiducia che, ha detto,
"mi è stata data" visto che "mi sembra che i partiti abbiano
accolto il mio invito" e il testo ha avuto l'ok "anche in tempi
rapidi".
"Determinata a mantener fermo l'impianto" -
Sul ddl anticorruzione Paola Severino è comunque determinata a mantenere fermo
"l'impianto" delle norme penali approvate in commissione alla Camera.
Il ministro della Giustizia lo ha ribadito subito dopo il voto, lanciando un
avvertimento alle forze di maggioranza, in particolare al Pdl che si è astenuto
sull'emendamento governativo. "La mia apertura al dialogo, la mia tenacia,
attenzione, non vanno scambiate per una disponibilità a modifiche che possano
'terremotare' il provvedimento. Quella che tutti ormai chiamiamo la piramide
deve mantenere uan sua coerenza interna. Escluderò - ha insistito la
guardasigilli - qualsiasi intervento profondamente modificativo. La struttura
deve mantenere il suo equilibrio". Quanto alle sanzioni penali, delle
quali lei stessa aveva ipotizzato la revisione dopo l'approvazione, la scorsa
settimana, del subemendamento Ferranti (Pd) che innalzava quelle minime e
massime per la corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, "oggi non
è stato affrontato il tema. Ma va riconsiderato anche alla luce di quella
votazione".
Bongiorno: “Sono soddisfatta” - Il presidente della
Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, a sua volta dichiara di
essere "soddisfatta" per il 'si'' al ddl anti corruzione ricevuto
dalle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali di Montecitorio. "Sono
soddisfatta per quanto riguarda il metodo perché, per quanto questo percorso
fosse arduo, si è riusciti a concludere l'esame del testo nei tempi e a dare il
mandato al relatore, con relativi pareri delle commissioni competenti, prima
che il provvedimento arrivasse in Aula", spiega Bongiorno.
“C’è stata sintesi tra le diverse posizioni” - Per
quanto riguarda il merito - aggiunge Giulia Bongiorno - è chiaro che alcuni
emendamenti verranno ripresentati in Aula. Ovviamente restano delle differenze,
ma queste verranno affrontate durante l'esame del provvedimento in
Assemblea". "Oggi da parte di tutte le forze della maggioranza - prosegue
la parlamentare di Fli - c'é stato un atteggiamento che ha consentito di
raggiungere una sintesi tra le diverse posizioni. Ma sul problema delle
interdizioni e delle condanne le distanze restano. Se ci fosse stato un 'si''
unanime al testo anticorruzione, sarebbe stato un vero 'compromesso storico'. I
nodi invece restano, ma si spera che verranno sciolti in Aula".
Severino: "In aula in condizioni di poter
approvare" - Quella del Pdl sulla corruzione in commissione "é stata
una astensione preceduta da una valutazione favorevole e questo non va
sottaciuto e non mi sembra nemmeno sia stata totale", ha aggiunto Paola
Severino al termine dei lavori della commissione. "Ne prendo atto - ha
continuato - e cercheremo di arrivare comunque in Aula in una situazione che possa
portare all'approvazione di un provvedimento che è necessario".
"Per ora non parlerei di fiducia" -
"Al momento non ne parlerei. Il voto, tra l'altro, dimostra che una
fiducia sostanziale si può comunque ottenere ragionando", ha dichiarato il
ministro della Giustizia replicando a chi le chiedeva se si pensi alla fiducia
sul ddl anti- corruzione. La
Severino ha fatto sapere che l'incontro nel quale è maturata
l'intesa sul provvedimento le è stato chiesto dai gruppi e lei ha posto come
condizione la partecipazione di tutte le forze che sostengono il governo. Lì
"si è convenuto su alcuni miglioramenti" poi votati.
Anche Orlando (Pd) è soddisfatto - Anche il
responsabile Giustizia del Pd, Andrea Orlando, è soddisfatto per l'approvazione
nelle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera del ddl anti
corruzione. "Soprattutto perché - sottolinea - l'Assemblea esaminerà il
testo Severino e non quello Alfano nel quale si diceva a parole di voler
contrastare la corruzione ". "Il PdL ha capito - spiega Orlando
commentando l'intesa raggiunta nella maggioranza su due emendamenti cardine del
ddl - che con l'ostruzionismo non andava da nessuna parte"
Palomba (Idv): “Negli uffici giudiziari sarà un
terremoto” - "Negli uffici giudiziari sarà un terremoto. Ed è grave che su
questo fossero tutti d'accordo...". Il capogruppo dell'Idv in Commissione
Giustizia della Camera, Federico Palomba, commenta così il via libera dato al
ddl anti corruzione da parte delle Commissioni Giustizia e Affari
Costituzionali della Camera. L'Idv, che aveva ritirato i suoi emendamenti per
contrastare "l'ostruzionismo del Pdl", ha votato contro il ddl.
Di Pietro: "Gravissimo quello che è
successo" - "E' davvero gravissimo quello che successo - sottolinea
il leader Idv, Antonio Di Pietro - perché hanno vanificato in un sol colpo
tutte le inchieste ora in piedi contro la Pubblica amministrazione. Hanno infatti
cancellato il reato di 'dazione ambientale'".
(Da
notizie.tiscali.it del 22.5.2012)