Cass. Civ., sez. VI–1, ord. 7.2.2014 n°
2863
Al
fine del calcolo dell’onorario del professionista si deve valutare non soltanto
l’importanza della prestazione svolta ma anche i risultati e i vantaggi che il
cliente ha ottenuto.
È
questo il principio di diritto affermato dal Supremo Collegio nell’ordinanza n.
2863 del 7 febbraio 2014.
La
vicenda da cui trae origine la decisione del giudice di legittimità concerne la
questione relativa alle modalità per la determinazione del compenso dovuto per
l’attività professionale dell’avvocato. È utile ricordare che oggi, in seguito
alla novella legislativa del 2012 (art. 9, L. n.
27/2012) che ha definitivamente abrogato le tariffe previste per le
professioni ordinistiche, la determinazione del compenso dell’avvocato
deve avvenire, in via preferenziale
tramite l’accordo tra il professionista e il cliente con la stipula di un
contratto d’opera professionale, in mancanza del quale è rimesso alla
valutazione del giudice vincolata all’applicazione dei parametri ministeriali
fissati con D.M. n. 140/2012.
Nel
caso in esame era sorta una lite tra un avvocato e la curatela fallimentare. Il
legale aveva redatto un progetto divisionale di beni che, non essendo stato condiviso dal giudice, era
stato liquidato da quest’ultimo con una somma esigua. Di qui il ricorso alle
vie giudiziarie da parte dell’avvocato secondo cui la propria attività deve
essere in ogni caso remunerata trattandosi di un’obbligazione di mezzi.
Tale
''motivo è manifestatamente infondato''- afferma la Corte di Cassazione che
rigetta quindi il ricorso dell’avvocato. Fattore determinante dell’onorario del
professionista legale è - per i giudici di legittimità - anche e soprattutto il raggiungimento di un
vantaggio da parte del cliente.
Giungendo ad una decisone simile, il Supremo Collegio
si dimostra quindi conforme a quanto dal medesimo affermato in una sentenza
precedente (sent. 26 febbraio 2013,
n.4781), che nel rivedere completamente il principio tradizionale secondo il
quale l’attività dell’avocato non è un’obbligazione di risultato ma di mezzi,
aveva stabilito che l’avvocato ha diritto al compenso solo e assicura al
cliente una possibilità di vittoria.
Nella
determinazione degli onorari del professionista legale rientra non soltanto
l’importanza della prestazione professionale anche la valutazione dei risultati
e dei vantaggi conseguiti dal cliente.
(Da Altalex del
5.3.2014. Nota di Elisa Cinini)