L'Oua accoglie l'invito al confronto
del ministro Orlando:
sospese le proteste, rimane lo stato di
agitazione
L'Assemblea
dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura all'esito degli ultimi incontri
intercorsi con il Ministro Orlando, dei prossimi già programmati, e del
dibattito emerso nel corso degli Stati Generali dell'Avvocatura di ieri
pomeriggio, ha approvato, oggi, la sospensione delle proteste in corso, pur
mantenendo lo stato di agitazione. Nicola Marino, presidente Oua, alla fine
dell’Assemblea ha sottolineato, come «l'incontro di ieri con il Guardasigilli
abbia posto serie basi di dialogo. Il confronto con i presidenti di Ordini,
Associazioni e con i delegati Oua di tutta Italia, ha consentito l'approvazione
di una linea di apertura alla road map tracciata insieme al Ministro Orlando.
Anche la celerità è apprezzabile, un segnale anche questo di discontinuità con
i riti del passato basati su una concertazione solo di facciata. Da questo
momento in poi, però conteranno i fatti: l’Oua è già al lavoro per elaborare
proposte concrete sul processo civile al fine di tutelare davvero i cittadini
(e le imprese), senza comprimere i diritti». L'Oua fa quindi appello all'unità
della categoria e esprime solidarietà e vicinanza agli ordini territoriali
forensi, in particolare a quelli di Lecce, della Sardegna, dell’Abruzzo e della
Campania, e in generale all’Avvocatura italiana per aver dato vita alle
proteste di queste settimane e alla manifestazione di Roma del 20 febbraio.
«Non abbasseremo la guardia - conclude Marino - ma oggi, pur nella diversità,
anche nelle forme di protesta, dobbiamo dimostrare unità per essere forti al
tavolo delle trattative con il Ministro. Il primo obiettivo è modificare tutte
le norme sbagliate e dannose per i diritti dei cittadini contenute nel ddl
delega Cancellieri: dalla motivazione a pagamento della sentenza, alla
responsabilità solidale dell'avvocato, al mutamento del rito ordinario in
procedimento sommario da parte del giudice, per citare alcuni dei nodi più
controversi». Continua, dunque, il clima di distensione tra i vari attori del
processo civile. Ieri, infatti, presso
il Ministero della giustizia, si è tenuto il primo incontro per l’avvio del
lavoro congiunto tra le rappresentanze istituzionali e associative di
avvocatura e magistratura e il Ministro della Giustizia sul processo civile.
L’appuntamento, è servito dunque per tracciare le linee di un percorso che si
annuncia serrato: mercoledì è previsto un nuovo incontro con le stesse
componenti. L’impegno comune emerso
dall’incontro è quello, da una parte, di proporre soluzioni condivise per la
riforma del codice di procedura civile; dall’altra di sviluppare misure
alternative al processo, come la negoziazione assistita e le Camere arbitrali e
altri sistemi innovativi.
Luigi Berliri (da
Mondoprofessionisti del 21.3.2014)