giovedì 20 marzo 2014

GDP, LA PAROLA AL CANCELLIERE ZAGAGLIA

Abbiamo dato notizia, nei giorni scorsi, della firma del decreto di mantenimento da parte del neo ministro della Giustizia Orlando di 285 Uffici del Giudice di Pace, ai sensi dell’art. 3 comma 2 del Decreto Legislativo n. 156/12, che pone integralmente a carico degli Enti locali interessati le spese di funzionamento e di  erogazione del servizio giustizia (reperimento locali e fornitura del personale amministrativo compresi), restando a carico dell’amministrazione giudiziaria unicamente i compensi dovuti ai magistrati onorari e le spese per la formazione iniziale del personale comunale fornito dall’ente: anche Giarre ha visto riconosciuto il diritto alla non soppressione dell’ufficio, unico baluardo di giustizia e legalità rimasto nel territorio.
Dopo tante battaglie sostenute -ci dichiara il funzionario giudiziario dott. Gianni Zagaglia- tra cui la raccolta di oltre 700 firme da me consegnate al sindaco del tempo Sodano perchè inviasse al Ministero della Giustizia l’istanza di mantenimento dell’Ufficio entro il termine perentorio del 29 Aprile dello scorso anno, qualche giorno fa è arrivata al Sindaco di Giarre ed al Presidente del Tribunale di Catania la missiva di positiva valutazione per il mantenimento della sede. Questa è una grande vittoria dei garresi e del primo cittadino che in campagna elettorale aveva lanciato un appello a tutti i candidati sindaci ed anche a quelli dei Comuni dell’area jonico-etnea per unire le forze a difesa dell’Ufficio del Giudice di Pace, essendo Giarre il naturale baricentro di un territorio che non poteva permettersi di perdere questo primario ed essenziale presidio. Lo stesso Bonaccorsi ha lavorato per il prossimo trasferimento dell’ufficio nell’ex sede della sezione distaccata del Tribunale, chiusa dal Settembre scorso nell’ambito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Piange il cuore, a vedere sbarrati, seppure ancora per poco, i cancelli di una struttura giudiziaria moderna e funzionale inaugurata appena qualche anno fa”.

Il cancelliere Zagaglia riconosce meriti anche all’Associazione Giarrese Avvocati,  a tutti i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione che hanno avuto un ruolo importante nella vicenda e, in particolare, all’ex candidato sindaco avv. D’Anna, il quale peraltro, già dallo scorso dicembre, durante un apposito incontro col sottosegretario alla Giustizia Berretta, aveva avuto rassicurazioni sul mantenimento dell'ufficio a Giarre.

Va sottolineato per onestà intellettuale e dovere di cronaca –aggiunge infatti- che ben prima che fosse promulgato il decreto ministeriale, anche l’avv. Angelo D’Anna, presidente del movimento <<Città viva>> ha seguito attentamente questa delicata vicenda, ed assieme abbiamo incontrato il Sindaco Bonaccorsi discutendo diverse  tematiche connesse all’argomento, illustrando la possibilità di istituire all’interno del Giudice di Pace un Ufficio Notifiche, cosi come è attualmente nella sede centrale di Catania ed in qualche altra sede”.

- Nell’ufficio c’è una cronica carenza di personale…

Ora ci si deve rimboccare tutti quanti le maniche –ribatte Zagaglia- per far si che l’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre sia più efficiente, con personale amministrativo qualificato, appartenente ai profili professionali e nel numero essenziale previsto dalla Legge, cosa che sicuramente il sindaco Bonaccorsi in sinergia con gli altri sindaci del territorio farà, completando la pianta organica dell’Ufficio giudiziario giarrese che dovrà essere composta da 5 unità, un funzionario giudiziario, un cancelliere, già in organico, un assistente giudiziario, un operatore giudiziario ed un ausiliario da nominare; le unità diventerebbero 7 se sarà operante all’interno dello stesso l’Ufficio Notifiche”.

- Cosa propone in merito?

E’ urgente la convocazione di un tavolo tecnico da parte del sindaco di Giarre con i sindaci dei Comuni che hanno già aderito con regolari delibere consiliari all’istituendo Consorzio (oltre Giarre, Riposto, Piedimonte Etneo e S. Alfio) e con quelli degli altri Comuni che per competenza territoriale fanno riferimento a Giarre, cioè Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano, Milo e Linguaglossa, il cui ufficio è stato soppresso. L’adesione all’istituendo Consorzio da parte di questi Comuni sarebbe auspicabile, anche perché, cosi facendo tutti i cittadini dell’hinterland giarrese usufruirebbero di servizi essenziali mentre, in caso di non adesione sarebbero costretti a recarsi quotidianamente a Catania nella sede centrale del Giudice di Pace, con gli inevitabili disservizi che tutto questo comporterebbe: viaggi, aggravio di spese, tempo prezioso sicuramente perso per presentare atti o semplici ricorsi o quant’altro, aggravio del contenzioso civile e penale con suo consequenziale rallentamento”.

Il cancelliere conclude rivolgendo un appello accorato.

Mi rivolgo ai Sindaci dei Comuni di Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano, Milo, Linguaglossa ed alla commissione prefettizia di Mascali affinché si facciano in tempi brevissimi tutti gli adempimenti necessari per far parte dell’istituendo consorzio dei comuni. I cittadini di questi comuni e tutti i fruitori del servizio giustizia sicuramente non capirebbero il contrario, mentre sarebbero indubbiamente grati dell’evolversi positivo della vicenda”.

MARIO VITALE (da liberajonianews.it)