Il Guardasigilli firma il decreto dei
parametri
in attuazione della legge professionale
forense
Il
CNF esprime grande soddisfazione per la firma oggi, da parte del Ministro
Guardasigilli Andrea Orlando, del nuovo decreto ministeriale che aggiorna i
parametri forensi, cioè i valori di riferimento per la liquidazione da parte
del giudice dei compensi dei legali o per la loro determinazione in caso di
disaccordo tra avvocato e cliente. La firma del Ministro della Giustizia, che
ha dato seguito a quanto assicurato nell’incontro istituzionale con il CNF lo
scorso 5 marzo, conclude un iter iniziato a maggio 2013 che il CNF ha promosso
e seguito passo per passo in una interlocuzione istituzionale costante con il
Ministero. Il decreto, in attuazione
della legge professionale forense, conferma in massima parte la proposta
avanzata ai termini di legge dal Consiglio Nazionale Forense nel maggio 2013. E
finalmente archivia il decreto ministeriale 140/2014, che non solo aveva perpetrato
una riduzione consistente dei valori medi, già fermi al 2004, con violazione
del principio della dignità dei compensi; ma non garantiva neanche quella
completezza e semplicità di lettura che il mercato richiede. Il CNF accoglie positivamente quanto si legge
nel Comunicato stampa del Ministro Orlando che ha dichiarato di aver accolto
alcune ulteriori richieste di modifica del CNF come “una più precisa
quantificazione delle spese generali e la valorizzazione di ogni specifica
attività dell'avvocato, sia sotto il profilo giudiziale che sotto quello della
composizione stragiudiziale delle controversie”. Un giudizio più articolato si potrà fornire
una volta letto attentamente il testo del decreto ministeriale. Il nuovo sistema progettato dal CNF e confermato
dal Ministero garantisce la prevedibilità dei costi legali, in modo che
cittadini e imprese possano valutare economicamente i costi/benefici della
prestazione professionale. Contribuisce inoltre alla celerità dei processi in
quanto il calcolo dei costi della prestazione è completamente svincolato dal
numero di atti legali compiuti durante il giudizio. E non solo. Favorisce la
conciliazione della controversie, con evidente e positivo effetto deflattivo
del carico presso i tribunali Il risultato raggiunto, come sottolinea lo stesso
Ministero, è in linea con la legislazione comunitaria e non intralcia, anzi
favorisce, il “corretto funzionamento concorrenziale del mercato senza incidere
negativamente sulla competitività del Paese”.
Il primo criterio infatti per la determinazione del compenso a fronte di
servizi legali sarà sempre pattuito liberamente tra avvocato e cliente. Il CNF considera la firma del decreto da
parte del Guardasigilli un traguardo importante di un lavoro iniziato a maggio
2013 con la proposta avanzata dal Consiglio al Ministero e proseguito con
determinazione per ristabilire quella equità e correttezza che si erano persi
con il decreto 140/2012 e con il suo sistematico ed ingiustificato abbattimento
dei compensi. Una situazione altamente mortificante del valore della
prestazione professionale degli avvocati, che peraltro neanche le proposte di
miglioramento circolate nel 2013 avrebbero eliminato. Il nuovo decreto in
sintesi. Il decreto si compone di una parte normativa (per il civile- penale-
stragiudiziale), e di tabelle parametriche che per il civile corrispondono
ciascuna al tipo di procedimento/giudizio (comprese la materia stragiudiziale,
la mediazione, le procedure concorsuali, quelle arbitrali, i processi
amministrativi e tributari, i processi davanti alle giurisdizioni superiori) e
una per il penale. Gli scaglioni di
valore, diversamente dal dm 140, sono corrispondenti a quelli previsti dal
ministero della giustizia per la determinazione del contributo unificato, con
una semplificazione evidente per gli operatori. Ciascuna tabella parametrica è
poi divisa per fasi (da quella di studio a quella decisionale). All’interno i
parametri sono indicati con una somma fissa che il giudice potrà innalzare fino
all’ 80% o ridurre fino al 50% motivando lo scostamento.
(Da Mondoprofessionisti
del 10.3.2014)