Il tavolo Avvocatura-Ministero rilancia
il confronto
sulla modernizzazione della professione
forense
“Ditemi
cosa può fare per voi la politica”. Così il ministro di Giustizia ai
rappresentanti del mondo forense. I tempi dell’arroganza della Cancellieri e
dei contrasti violenti con via Arenula, sono ormai superati. Con i nuovi vertici di via Arenula, il metodo
dell’ascolto e del dialogo con tutti i protagonisti del sistema giustizia inaugurato
dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando comincia a dare i suoi frutti
rendendo più vicino il raggiungimento degli obiettivi di risanamento del
sistema giudiziario e di rilancio della professione forense, fermo il potere di
decisione finale che spetta al Guardasigilli.
Ieri a via Arenula si è svolta la prima riunione del tavolo di confronto
sotto la regia del Ministro, per individuare nuove prospettive e nuovi modelli
per l’avvocatura del futuro, da affiancare a quelli tradizionali, in relazione
al nuovo quadro socio-economico. I temi trattati nell’incontro sono stati
quelli dell’accesso alla professione, dell’organizzazione degli studi legali; e
anche delle funzioni proprie dell’amministrazione pubblica che possono essere
affidate in via sostitutiva agli avvocati. Fino a ora si sono svolti due giorni di lavoro al
Ministero della Giustizia, il primo, mercoledì, con avvocati e magistrati sulla
riforma del processo civile; il secondo, ieri,
con il Cnf, la
Cassa Forense e le rappresentanze associative dell’Avvocatura
finalizzato ad individuare soluzioni per il rilancio della professione forense,
sono stati raggiunti buoni risultati in termini di focalizzazione e analisi dei
problemi che agitano il settore e di individuazione delle soluzioni operative
più condivise possibile. Il Ministro ha
ben colto, dimostrando l’impegno concreto sin dalle prime battute del suo
incarico, l’importanza di ricostruire le condizioni dell’ascolto e dunque del
dialogo con tutti i soggetti che “fanno vivere la giurisdizione”, come egli
stesso ha sottolineato intervenendo al IX Congresso Cnf. Positivo il giudizio
sull’esito dell’incontro dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura. “Il Ministro
Orlando – ha detto il presidente dell’Oua, Nicola Marino che era accompagnato
dal vice presidente, Filippo Marciante e dal segretario, Paolo Maldari - ha
parlato di una 'scommessa' che vuole giocare con l’Avvocatura per arrivare a
costruire un percorso più ampio di condivisione anche per la nostra
professione. Un'impostazione apprezzabile e da approfondire, soprattutto per i
temi indicati per il confronto: il tirocinio, la formazione permanente,
l’accesso alla professione, la società tra avvocati, gli obblighi assicurativi
e previdenziali, il gratuito patrocinio e la difesa d’ufficio, la professione
innanzi alle giurisdizioni superiori. Altri temi, invece, troveranno
trattazione in ulteriori ambiti, tra questi anche quello della riforma della
magistratura onoraria e della funzione di supporto che gli avvocati possono
dare alla giurisdizione. Come modus
procedendi - hanno aggiunto - abbiamo condiviso la costituzione di gruppi di
lavoro dell’Avvocatura (ciascuno si occuperà dei titoli sopra indicati) e un
'metodo" costante di interlocuzione aperta. I 'Tavoli, che l’Avvocatura
formerà, gestirà e coordinerà, si convocheranno già entro 20 giorni, per
presentare delle prime ipotesi di lavoro e un pacchetto di proposte”. “Nel corso della riunione – hanno
sottolineato Marciante e Maldari - il
Ministro ha anche chiarito che è necessario interloquire con Impresa e
Università in ordine all’accesso alla professione, e con magistrati e personale
amministrativo per ciò che attiene l’incentivazione del processo telematico.
Una buona giornata per l'avvocatura che deve continuare sulla strada
dell'unitarietà e della proposta" “Apprezziamo il cambio di passo del
Ministro Orlando che, anche diversamente da qualche suo predecessore, dimostra
di avere a cuore l'interlocuzione con l'avvocatura” ha detto a sua volta, il
segretario generale dell’Anf Ester Perifano.
“Il Ministro ha proposto tavoli operativi, ai quali approfondire le
tematiche delle società professionali e multiprofessionali, le
specializzazioni, la riforma universitaria l’accesso e il tirocinio della
professione, la difesa d'ufficio, il patrocinio a spese dello stato, la
degiurisdizionalizzazione e il contributo dell'avvocatura alla
giurisdizione. tavoli saranno attivati
al massimo entro 20 giorni e non saranno chiusi, ma aperti al confronto con
altre componenti della società. Si tratta – ha continuato Perifano - di
proposte estremamente stimolanti, a seguito delle quali l'avvocatura potrà
portare dentro il Ministero la propria voce e le proprie proposte. L’
avvocatura è disponibile a contribuire alla soluzione di problemi che non sono
certamente ad essa attribuibili, ma deve esserne riconosciuto il ruolo
essenziale, sia nella giurisdizione che all'interno dei sistemi alternativi di
risoluzione delle controversie, che , ove necessario e utile, in un ruolo
sussidiario o sostitutivo della Pa. “Si tratta dunque un’agenda su cui occorrerà
lavorare intensamente, ma confidiamo possano esserci, nell’interesse degli
avvocati e dei cittadini, prospettive finalmente soddisfacenti, anche grazie
all’apertura di credito chiestaci dal giovane ministro e dalla sua promessa di
massimo ascolto – ha concluso Perifano.
Luigi Berliri (da
Mondoprofessionisti del 28.3.2014)