«La lettera del premier Silvio Berlusconi all’Unione europea contiene un impegno del governo italiano a riformare il sistema dei licenziamenti. Tuttavia, la politica non deve ancora una volta dimenticare le ampie fasce di precariato intellettuale, costituito dai giovani professionisti privi di qualsiasi forma di ammortizzatore sociale».
A dichiararlo è Dario Greco, eletto alla presidenza dell'Aiga, Associazione italiana dei giovani avvocati, domenica 23 ottobre, al termine del XXI congresso nazionale, a Catania.
Secondo il nuovo leader dei legali under45, infatti, nel Paese «circa 70.000 avvocati non sono iscritti alla Cassa di previdenza, perché non superano i limiti di reddito e, di questi, la stragrande maggioranza sono donne e giovani. Considero, pertanto, opportuno – prosegue il presidente dell'Aiga – che quando si fanno le riforme, non si pensi soltanto alla grande impresa e ai lavoratori dipendenti ipertutelati, ma ci si occupi della numerosa nuova generazione di professionisti dipendenti di fatto di altri professionisti anziani, e che si trovano ben al di sotto della soglia di reddito di mille euro al mese».
Greco, infine, ricorda che, «proprio per venire incontro alle esigenze della categoria, l'Aiga ha proposto il riconoscimento per legge di un equo compenso all’avvocato collaboratore non titolare di studio».
(Da Mondoprofessionisti del 28.10.2011)