Continua il coro di proteste contro l'obbligo per i
professionisti di accettare dall'1 gennaio 2014 pagamenti tramite carte di
credito e dotarsi quindi di Pos (Point of Sale). Dopo il Cnappc, il Cni e
InarSind, anche il Sindacato Nazionale degli Architetti Liberi Professionisti
(FederArchitetti) si schiera apertamente contro l'obbligo previsto
dall'articolo 15, comma 4 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito
dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221. Con una lettera indirizzata al Ministero
dello Sviluppo Economico, al Ministero dell'Economia e delle Finanze e alla
Banca d'Italia, FederArchitetti ha fatto presente che tra gli obiettivi della
norma in questione vi è la volontà di combattere l'evasione fiscale mediante un
minore utilizzo di contanti ma anche che i corrispettivi per le attività
professionali sono quasi sempre superiori ai massimali delle più comuni carte
di debito. Il Sindacato degli Architetti Liberi Professionisti ha fatto
presente che il pagamento di 250/350 euro l'anno per il noleggio del POS, oltre
le commissioni sul transato (2% circa), andrebbe ad aggiungersi ai recenti
nuovi costi (contributi minimi Inarcassa, Assicurazione obbligatoria,
formazione continua) e renderebbe sempre più difficile la sostenibilità della professione.
(Da Mondoprofessionisti
del 9.10.2013)