È
questo l'orientamento del sindaco
dopo il
sopralluogo in corso Europa
Dopo il sopralluogo effettuato ieri insieme al
presidente del tribunale di Catania, Bruno Di Marco, effettuato nell'ormai ex
Palazzo di giustizia di corso Europa, il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi
annuncia l'imminenza del trasferimento di alcuni uffici del Comune nella sede
del tribunale. Secondo Bonaccorsi è ormai veramente questione di giorni:
«Questo sopralluogo - dichiara il primo cittadino - era già stato concordato da
qualche giorno con il presidente del Tribunale di Catania. Il problema
principale è legato alla mobilia attualmente presente all'interno dei locali,
un problema che però stiamo provando a trasformare in un'opportunità. Infatti,
abbiamo intenzione di inoltrare al Ministero della Giustizia una richiesta per
l'utilizzo di taluni arredamenti già presenti all'interno della struttura. Ciò
sgraverebbe sia il tribunale che l'ente degli oneri del trasloco. Se il
Ministero ci darà il via libera, gli uffici potrebbero essere operativi
immediatamente».
Roberto Bonaccorsi conferma la propria volontà, già
ventilata nei giorni scorsi, di portare nei locali del tribunale di corso
Europa gli uffici del Giudice di Pace e l'ufficio tecnico comunale, attualmente
sito nella centralissima via Jolanda.
«Per quel che riguarda il Giudice di Pace - spiega il
primo cittadino - la ritengo la sua destinazione naturale. In questo modo
andiamo a risparmiare l'affitto dell'attuale sede di via Veneto. Inoltre,
l'intento dell'amministrazione è di trasferirvi gli uffici tecnici perché i
locali di via Jolanda sono vetusti e hanno necessità di un adeguamento.
Personalmente ritengo che lo spostamento dell'Utc possa portare un grande
beneficio alla viabilità cittadina, perché così facendo alleggeriamo il centro
storico di una grande quantità di persone, tra dipendenti e cittadini che
fruiscono di quei servizi, che si addensano nel cuore della città per tutto il
giorno. La possibilità di trasferirci al tribunale è una grande occasione per
dismettere gli ultimi affitti rimasti».
Carmelo Puglisi (da La
Sicilia del 18.10.2013)