giovedì 10 ottobre 2013

ANAI: “Si vuole smantellare la riforma forense”



L’Associazione Nazionale Avvocati Italiani chiede che le rappresentanze istituzionali ed associative forensi reagiscano unitariamente contrastando il progetto governativo di distruzione della riforma forense. "Sono molteplici i segnali politici in questa direzione - ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla - Probabilmente l’Avvocatura dà fastidio e non è certamente vista bene dai poteri forti che vogliono i soci di capitale nelle società e tariffe molto basse per condizionare la indipendenza degli avvocati". La voluta decadenza della legge delega sulle società tra avvocati, che comprendeva la esclusione del socio di capitale, è una vittoria dei poteri economici che già avevano ricevuto aperture con la possibilità di gestire all’interno delle proprie società la consulenza stragiudiziale. "In mancanza del decreto legislativo - ha detto De Tilla - bisogna insistere per avere un decreto legge o altro provvedimento legislativo sulle società tra avvocati". Inoltre non si comprende perché la proposta sui parametri del Cnf sia stata fortemente contenuta al ribasso senza alcuna motivazione, se non quella (implicita) di favorire le grandi aggregazioni di imprese e pubbliche amministrazioni. Secondo De Tilla "Siamo al paradosso. Eliminata la inderogabilità dei minimi, eliminati i diritti, si riducono remunerazioni segnalate con presa in considerazione della svalutazione nelle more intervenuta rispetto alle precedenti tabelle. Bisogna insistere per non far togliere un euro alla proposta del Cnf. Ci dicono - conclude De Tilla - che il Governo è contrario alla selezione nell’accesso all’albo degli avvocati in quanto il numero programmato contrasta con il volere delle Università che temono che, a una diminuzione di studenti, possa seguire una decurtazione dei finanziamenti statali. È assurdo, Si da prevalenza ad una faccenda di bottega e si sfalda ancora di più la professione di avvocato. Tutte le rappresentanze dell'avvocatura devono ribellarsi a questo piano di smantellamento".

(Da Mondoprofessionisti del 10.10.2013)