sabato 12 ottobre 2013

Il decreto contro il femminicidio diventa legge



Nella mattinata dell’11 ottobre 2013 è arrivato il sì definitivo - con 143 favorevoli e 3 contrari - al ddl n. 1079 di conversione in legge del decreto-legge n. 93/2013, «recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province», già approvato dalla Camera dei deputati.
Il decreto contro il femminicidio è legge. Il testo originario del decreto contro il femminicidio, presentato con l'obiettivo di «prevenire la violenza di genere, punirla in modo certo e proteggere le vittime», è stato modificato alla Camera, dove sono state introdotte disposizioni sulla protezione civile e sul commissariamento delle province, oltre a nuove misure a tutela delle vittime di maltrattamenti e violenza domestica.
Entrando nello specifico, il provvedimento prevede aggravanti qualora violenze e maltrattamenti siano commessi contro donne in gravidanza o alla presenza di minori e se le violenze siano commesse da persona legata alla vittima da relazione affettiva.
Arresto obbligatorio in caso di flagranza. In caso di percosse o lesioni, il Questore può ammonire il responsabile disponendo anche, ed eventualmente, la sospensione della patente. In caso di flagranza, invece, «l'arresto sarà obbligatorio anche per i reati di maltrattamenti in famiglia e stalking».
Previsto l’allontanamento di urgenza dalla casa familiare - che può essere disposto dalla polizia giudiziaria - nonché il controllo dell’allontanato può essere effettuato attraverso il braccialetto elettronico e le intercettazioni telefoniche.
Querela irrevocabile. La querela diventa irrevocabile alla presenza di gravi minacce ripetute. Le vittime di stalking, maltrattamenti in famiglia e mutilazioni genitali potranno essere ammesse al gratuito patrocinio legale. Previsto un Piano d'azione anti-violenza e la rete di case-rifugio, per il quale sono stati stanziati 10 milioni di euro.
Pugno duro anche contro il cyberbullismo. Infine, per combattere il cyberbullismo sono state aggravate le pene per frode informatica e furto dell'identità digitale ed è prorogato di 3 anni l'istituto dell'arresto differito per il contrasto della violenza negli stadi.

(Da dirittoegiustizia.it dell’11.10.2013)