Viola le disposizioni del giudice la madre separata
di una bambina di otto mesi che si trasferisce in Sicilia in cerca di un lavoro
mentre un provvedimento del tribunale di Trento aveva collocato la minore
presso l’ex abitazione coniugale a Capriana (Tn) stabilendo il diritto di
visita anche infrasettimanale del padre. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la
sentenza 43292/2013, dichiarando inammissibile il ricorso della madre.
Per la
Suprema corte, infatti, “l’elusione dell’esecuzione di un
provvedimento del giudice civile che riguardi l’affidamento di minori può
concretarsi in un qualunque comportamento da cui derivi la ‘frustrazione’ delle
legittime pretese altrui, ivi compresi gli atteggiamenti di mero carattere
omissivo, quando questi siano finalizzati ad ostacolare ed impedire di fatto
l’esercizio del diritto di visita e di frequentazione della prole (cfr. in
termini: cass. pen. sez. 6, 33719/2010, fattispecie in cui vi erano stati
frequenti e non comunicati spostamenti dei luogo di dimora senza preavviso al
marito separato non affidatario)”.
(Da ilsole24ore.com del 23.10.2013)