“Nella manovra - dice Maurizio de Tilla Presidente dell’Oua - rimane forte l’attacco alle libere professioni con una forzata e ingiusta equiparazione alle imprese: gli avvocati, come i medici e i notai, non sono imprenditori, perché tutelano diritti sanciti costituzionalmente. Positiva, però l’eliminazione del riferimento all’articolo 41 della Costituzione sulla libera concorrenza, come richiesto dall’Oua. Giudizio negativo anche per la norma che prevede la chiusura di tribunali e procure e l’aumento del contributo unificato. Tutte misure a scapito dei cittadini”.
L’Organismo Unitario dell’Avvocatura è molto critico rispetto al testo licenziato dalla Commissione Bilancio del Senato per quanto riguarda l’articolo 3 sulle libere professioni, l’articolo 1 bis sulle circoscrizioni giudiziarie e il 35 bis sul contributo unificato e le regole processuali. L’unica valutazione positiva è relativa all’eliminazione nell’articolo 3 del riferimento all’articolo 41 della Costituzione sulla libera concorrenza. L’Oua chiede la ripresentazione in aula degli emendamenti che permettano una chiara distinzione tra libere professioni e imprese.
(Da Mondoprofessionisti del 6.9.2011)