giovedì 1 settembre 2011

Giudici di Pace pagati dai sindaci?

La proposta di modifica presentata ieri prevede la delega all'esecutivo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari attraverso la riduzione degli uffici di primo grado, la ridefinizione dell'assetto territoriale secondo criteri "oggettivi e omogenei" che tengano conto dell'estensione del territorio, del numero di abitanti, del tasso di impatto della criminalità organizzata e della necessità di razionalizzare il servizio di giustizia nelle grandi aree metropolitane.
L'emendamento del governo prevede inoltre che venga ridefinito l'assetto territoriale degli uffici requirenti non distrettuali e si proceda alla soppressione o alla riduzione delle sezioni distaccate di tribunale anche attraverso l'accorpamento ai tribunali limitrofi. Sarà inoltre necessario garantire che ogni distretto di corte d'appello comprenda non meno di tre degli attuali tribunali con relativa procura.
Per quanto riguarda il destino di magistrati e personale amministrativo, la norma prevede che entrino di diritto a fare parte dell'organico dei tribunali e delle procure dove la loro sede originaria è stata trasferita, con relativa modifica delle piante organiche del personale.
Ampio il capitolo che riguarda i giudici di pace. È prevista la riduzione degli uffici del giudice di pace dislocati in sede diversa da quella circondariale. Almeno il 50% del personale dovrà essere riassegnato nella sede di tribunale o procura limitrofa, il restante nella sede del giudice di pace presso il quale è avvenuto il trasferimento delle funzioni.
Gli enti locali che riterranno opportuno mantenere un giudice di pace nella propria sede dovranno farlo a proprie spese, mentre il Ministro della giustizia avrà la facoltà di decidere per il mantenimento di un ufficio soppresso.
Il Governo è delegato a emanare uno o più decreti legislativi per il riordino degli uffici giudiziari entro dodici mesi dall'entrata in vigore della manovra. L'emendamento punta a "realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza".

Giuseppe Manfredi (estratto da lagazzettadeglientilocali.it)