Con la sentenza n. 10878 del 20 marzo 2012 la Corte suprema di legittimità ha accolto il ricorso di un uomo che era stato condannato per il reato di abusi sessuali sulla figlia minore, e per questo aveva scontato più di mille giorni di carcere.
In seguito, l'uomo aveva ottenuto la revisione della sentenza, e gli era stato riconosciuto un risarcimento, dalla Corte d'appello, di 473 mila euro a titolo di riparazione per l'errore giudiziario, somma comprensiva sia del danno morale, consistente nel dolore provato per l'ingiustizia subita, che del danno da perdita di chance del rapporto parentale con la figlia, all'epoca dei fatti già gravemente compromesso.
(Da telediritto.it del 22.3.2012)