Il Ministro Fornero sceglie il convegno dell'Anf
per parlare all'avvocatura della riforma della previdenza.
Andrea Camporese, presidente dell'Adepp, replica
Il ministro del Welfare Elsa Fornero ha chiesto 'generosità' nei confronti del Paese e soprattutto delle generazioni future alle libere professioni e alle loro casse di previdenza autonome. E Andrea Camporese, presidente dell'Adepp, replica: "ma a patto che sul tavolo ci siano progetti con evidenze e riscontri. Il patrimonio serve a pagare pensioni e assistenza, quindi è fondamentale per noi che produca reddito". “Per tutti gli altri italiani, la maggioranza ci abbiamo impiegato 21 giorni per fare la riforma, non mi sembrava che per voi quattro mesi fossero pochi” - ha detto il ministro in un'aula magna del Palagiustizia di Torino stracolma di avvocati per il convegno Professione & Previdenza - L'avvocato previdente...La Previdenza dell'avvocato", organizzato dall'Anf Piemonte, con il patrocinio della Regione Piemonte, la Provincia di Torino e la Città di Torino. Il segretario generale dell’ Anf. Ester Perifano ha chiesto giusta considerazione per l`autonomia e per la responsabilità dell`Avvocatura in materia previdenziale. “E del resto – ha aggiunto - i tempi sono troppo ristretti per fare delle scelte consapevoli, che avranno ripercussioni serie sul futuro di migliaia di avvocati. "L`Avvocatura ha sempre fatto responsabilmente la propria parte, senza aiuti da parte dello Stato. Dunque non si tratta di opporre un rifiuto tout court a nuovi metodi e ad una diversa impostazione previdenziale, ma l`aspetto solidaristico rimane un aspetto di fondamentale importanza. Nel sistema pubblico di previdenza la tutela delle fasce più deboli è a carico della fiscalità generale, mentre nelle casse private è un problema interno alle categorie.” Il ministro ha risposto al mondo forense che obiettava di voler fare tutto troppo in fretta, sottolineando alcuni obblighi, come dimostrare la sostenibilità di qui a 50 anni del sistema pensionistico adottato. “Negli Stati Uniti - ha osservato Fornero - sono normali le proiezioni, e' frequente disegnare gli scenari futuri. La previdenza si gestisce a lungo periodo. Non e' il vostro caso - ha specificato il ministro - ma in questo Paese ci sono tante storie di autonomie che hanno finito per scaricare sul sistema pubblico gli oneri quando non sono stati più in grado di sostenerli.” “Vi sembra una stranezza - ha ancora detto Fornero - che nel momento in cui abbiamo chiesto sacrifici alla maggioranza degli italiani perchè ci trovavano a un passo dal baratro, il Governo voglia vigilare la' dove ci sono aree di autonomia? E chieda di fare delle scelte alla luce degli stessi principi che hanno mosso la riforma previdenziale per tutti gli altri italiani? Con le casse di previdenza autonome l'appuntamento e' dunque dopo il 30 settembre, nuovo termine entro il quale dovranno dimostrare la sostenibilità a 50 anni - ha ricordato il ministro - del loro sistema di previdenza. Il metodo contributivo - ha insistito il ministro, ricevendo per altro scrosci di applausi dal pubblico - e' quello più forte perchè è sostenibile, equo tra le generazioni, in quanto non scarica gli oneri sul quelle future. Il metodo retributivo ha un problema di sostenibilità, di iniqua distribuzione delle risorse e tende a scaricare gli oneri sulle generazioni future. Quello contributivo, inoltre, distingue la previdenza dall'assistenza.”
(Da Mondoprofessionisti del 6.3.2012)