Questo "blog", che di fatto è una rassegna stampa delle notizie, decisioni e comunicati che riguardano l'Avvocatura e, in particolare, quella dell'hinterland ionico-etneo, giammai ha fatto nè farà polemica alcuna, laddove tale non possono considerarsi legittime prese di posizione, su tutte l'assoluta contrarietà all'obbligatorietà della mediaconciliazione e/o la chiusura di tribunali "minori" che allontanerebbe la Giustizia dalla gente.
Permettete però al sottoscritto, in qualità non tanto di Segretario, quanto di Addetto-Stampa dell'Associazione Giarrese Avvocati, di lamentare un episodio ed una circostanza che rappresentano un gesto poco educato, se non un'offesa, nei confronti di tutti gli avvocati del nostro Foro di Giarre e dell'ex mandamento: apprendiamo, dagli organi di stampa, che ieri, 22 Ottobre, nell'istituto "Fermi" di Giarre si è svolto un incontro sulla legalità, al quale hanno partecipato il Presidente del Tribunale di Catania dott. Bruno Di Marco e il consigliere di Corte d'Appello dott. Sebastiano Mignemi: sì, cari colleghi, mentre noi -eravamo 185 avvocati- ci "formavamo" (altra idiozia di obbligatorietà) su come va trattato il cliente e discutevamo su come aleggi la temuta chiusura del nostro tribunale, a pochi metri uno degli interlocutori principali della vicenda intratteneva studenti sulla legalità (per carità, cosa magnifica e da pieno plauso). Sapendolo prima, avremmo fatto in tempo ad invitare il Sig. Presidente Di Marco, magari per un semplice saluto, e fargli vedere come gli Avvocati di Giarre sanno accogliere i propri ospiti, anche in tribunale.
Certamente non vogliamo credere che tale grave dimenticanza, o disinformazione, sia stata fatta di proposito dal comitato Livatino, che fra l'altro annovera un collega tra i suoi componenti: vero è che, a giudizio di chi scrive -che si assume la piena, personale ed esclusiva responsabilità di quanto affermato- l'AGA andava invitata ed informata dell'iniziativa e, soprattutto, della presenza del Presidente Di Marco, che in tribunale a Giarre non abbiamo ancora avuto il piacere di accogliere.
Mario Vitale