E' pronto il nuovo redditometro con oltre 100 voci rappresentative del tenore di vita dei contribuenti, che l'Amministrazione finanziaria utilizzerà a partire dai controlli sulle dichiarazioni dei redditi del 2010 (anno di imposta 2009). Ma il redditometro sarà anche uno strumento in mano ai singoli cittadini che, dopo un fase di sperimentazione di alcuni mesi, da febbraio potranno utilizzarlo per verificare la coerenza tra i redditi dichiarati o dichiarandi e le spese o gli investimenti sostenuti.
Il nuovo redditometro e' stato presentato oggi ai professionisti e alla stampa dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. E non sfugge il fatto che il nuovo strumento di lotta all'evasione fiscale giunga proprio all'indomani della notizia sui 12 condoni che sono contenuti nella bozza del decreto sviluppo.
Gli uffici dell'Amministrazione valuteranno i cosiddetti elementi indicativi di capacità contributiva. In sostanza, le voci di spesa vanno dall'abitazione ai mezzi di trasporto e auto di lusso, alle spese per l'istruzione, anche quelle per gli asili nido. Tra le voci l'Amministrazione considerera' anche le spese per le colf, quelle per elettrodomestici e arredi, i consumi di energia, le polizze assicurative, le spese per scuole e università private, gli abbonamenti alla pay tv.
Molto indicativi del tenore di vita, secondo il fisco, anche le attività sportive e la cura della persona, quindi la frequenza ai centri di benessere, circoli ricreativi culturali, il possesso di cavalli, le spese per i viaggi. Una categoria molto rilevante compresa nel nuovo redditometro sono poi gli investimenti immobiliari e mobiliari netti per i quali si stanno anche affinando le modalità di verifica.
Il redditometro è uno strumento di supporto per l'accertamento fiscale, utile ad una prima scrematura per individuare i contribuenti che presentano un rischio evasione. Ma, come ha spiegato Befera, ''deve essere soprattutto uno strumento per migliorare la compliance'', ossia la fedeltà fiscale dei contribuenti.
''Il redditometro è a disposizione dei cittadini - ha aggiunto il direttore dell'Agenzia delle Entrate - che possono così capire da soli se c'è coerenza tra il loro trend di spese e il reddito dichiarato. Dopo una prima fase di sperimentazione con le categorie, che servirà a mettere a punto il sistema, dal prossimo anno tutti i cittadini potranno utilizzarlo e noi lo inseriremo nei piani di battaglia per la lotta all'evasione''.
Il direttore centrale per l'Accertamento, Luigi Magistro, ha puntualizzato che il redditometro è ''la base di partenza per un eventuale accertamento. Serve ad individuare il rischio più o meno elevato di evasione'' poi ha rassicurato: ''Non andremo a scocciare chi non merita di essere scocciato''.
ASCA del 25.10.2011 (da News Altalex)