Palermo, la Procura apre un'indagine
Si era costruita la sua casetta su Facebook arredandola con l'idromassaggio e le conchiglie, il divano di marca e il tavolo da biliardo. E se l'è ritrovata vuota. Così Paola Letizia, 44 anni, di Palermo, ha sporto denuncia dopo che un ladro virtuale le ha letteralmente svaligiato la casa e la Procura di Palermo ha aperto un'indagine reale contro l'hacker che si è introdotto nell'abitazione per portarsi via tutti gli arredi.
La donna, che lavora al Pubblico registro automobilistico del capoluogo siciliano, si era sistemata la sua casa con uno dei giochi Facebook più praticati, "Pet society". Il suo appartamento Paola se l'era attrezzato con un'attenta ricerca nei negozi online, scegliendo accuratamente in lunghi ed elaborati shopping-tour nell'universo virtuale della Rete. E, dopo aver costruito il suo "capolavoro", se l'è ritrovato completamente distrutto in un batter d'occhio. Naturale che si sia sentita defraudata, senza il suo acquario, la parete attrezzata, gli specchi, i quadri sui muri, i tappeti e le tende.
Ecco dunque la denuncia, seguita dall'avvio dell'indagine. Adesso la polizia postale, come raccontano alcuni quotidiani, è la caccia del pirata che si è introdotto nell'account di posta elettronica della donna e le ha svaligiato'la casa virtuale. Se anche l'abitazione esiste solo sul social network, la protagonista la considera un'autentica proprietà. Erano sette stanze arredate in stile moderno con un gatto, anch'esso virtuale, che lei aveva chiamato Blue Cat, e che è rimasto solo nella grande casa vuota. Il ladro virtuale infatti ha lasciato alla padrona soltanto il micio.
Il pm Marco Verzera aveva chiesto l'archiviazione del caso, ma i legali si sono opposti e il gip Fernando Sestito ha imposto la continuazione delle indagini per "introduzione abusiva e aggravata" nella corrispondenza elettronica e nelle attività ad essa collegate: un reato punito con l'articolo 615 e che prevede una pena da uno a cinque anni. All'impiegata hanno rubato la password e violato l'account di posta elettronica, passaggio obbligato per andare alla casetta di Pet Society. Insomma, si tratta di un vero e proprio furto, perché l'hacker ha lavorato per ore per raggiungere il suo scopo, proprio come fanno i topi d'appartamento. "Per arredare la casa bisogna frequentare negozi virtuali - spiega Paola Letizia - di arredamento, abbigliamento, per articoli da regalo". Insomma, un lungo lavoro di ricerca andato perso. Che adesso Paola Letizia vuole vedere, in qualche modo, risarcito.
(Si ringrazia Service One per la segnalazione)