venerdì 29 ottobre 2010

Licenziata dalla commissione Giustizia la riforma forense


Atteso per la prossima settimana l'ok dell'Aula.
Non si placano, intanto, le polemiche sull'avvocato lavoratore dipendente
di Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti 28.10.2010)

"Confido che la prossima settimana l'Aula del Senato possa finalmente approvare questa riforma attesa da circa settanta anni ed auspicata dagli oltre duecentomila Avvocati italiani". Così il presidente della commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli (Pdl), dopo che è  stato licenziato per l'Aula il disegno di legge di riforma della professione forense.
Polemiche sulla compatibilità tra la libera professione e lavoro subordinato dell’avvocato introdotta con un emendamento dall’Aula di Palazzo Madama.
“Consentire ad un lavoratore dipendente di esercitare la professione forense – ha dichiarato il Presidente dell’Aiga, Giuseppe Sileci – è un terribile attacco alla libertà e all'indipendenza dell'Avvocatura. L’avvocato, nell’interesse superiore della Giustizia, deve essere sempre libero di accettare, rifiutare o rinunciare agli incarichi professionali, di assumere in autonomia le strategie processuali ritenute più adeguate, di non subire condizionamenti esterni nello svolgimento del suo mandato. Tali prerogative, assolutamente irrinunciabili, sono incompatibili con ogni forma di lavoro subordinato.
Ancora una volta la politica – ha proseguito Sileci – si è piegata ai forti poteri economici, perché l’unica conseguenza dell’emendamento approvato sarà quella di imbavagliare il Libero Foro e di ridurre l’avvocatura al servizio della grande industria, delle banche e delle assicurazioni private. Tutto ciò comporta lo svilimento dei valori fondanti della professione forense, la negazione degli obblighi deontologici degli avvocati, un vero e proprio tradimento delle istanze di Giustizia dei cittadini.I Giovani Avvocati – ha concluso Sileci – non resteranno in silenzio dinanzi a questo scempio e adotteranno tutti gli strumenti di contrasto dinanzi a questa iniziativa legislativa”.