sabato 14 dicembre 2013

Sinergia tra magistratura e foro per curare i mali del processo

Lettera del 1° Presidente della Corte di Cassazione, 
Santacroce, al Presidente del CNF Guido Alpa

Con l’auspicio che costituisca per il futuro una imprescindibile direttiva per la redazione degli atti (avanti a qualsiasi autorità giurisdizionale) ad opera degli avvocati e degli aspiranti che sosterranno l’esame nella sessione di dicembre 2013, proponiamo il testo della lettera inviata a giugno dal Primo Presidente della Corte di Cassazione, dott. Giorgio Santacroce, al Presidente del Consiglio Nazionale Forense, avv. Guido Alpa, pubblicata sul sito ufficiale della Cassazione e diretta a incentivare una maggiore collaborazione giudice e avvocato e a ridurre la durata dei processi.

Richiamandosi alla norma espressa nell’articolo 132, comma 2, n. 4, del Codice di Procedura Civile, il Presidente sottolinea la necessità che la sentenza contenga “la concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione”. Sul piano operativo, il Presidente ricorda le raccomandazioni della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e del Consiglio di Stato, che prevedono un limite di pagine per i ricorsi e l’invito ad allegare brevi riassunti che possano guidare il giudice nell’esame della materia.

Lo stesso invito è rivolto agli avvocati cassazionisti. I ricorsi, i controricorsi e le memorie devono essere contenuti e se particolarmente complessi è preferibile l’allegazione di riassunti di poche pagine. Le memorie non devono riprodurre il contenuto dei precedenti scritti difensivi, ben potendo richiamarne solo alcuni aspetti, da considerarsi i più essenziali. Il rispetto dei requisiti di “sinteticità” e “chiarezza” garantisce non solo una crescita dell’attenzione del giudicante ma, di fatto, aumenta la forza d’impatto dell’impugnazione. Ciò non contrasta in alcun modo con il principio di autosufficienza del ricorso in Cassazione, in quanto “quest’ultimo esige non la completa trascrizione nel ricorso stesso dei documenti, bensì solo la “sintetica” indicazione delle “porzioni” del documento o dei documenti in questione”.

(Da filodiritto.com del 2.12.2013)