Si spacca il fronte dei giudici di pace, con
l’Associazione nazionale, guidata da Vincenzo Crasto, che invita a sospendere
lo sciopero, cogliendo una volontà di dialogo nel tavolo tecnico annunciato dal
ministro Cancellieri nell’incontro della settimana scorsa, e l'Unione nazionale
Gdp di Gabriele Longo che spinge per proseguire fino alla data ultima del 6
dicembre, denunciando una “apertura solo apparente” senza però alcuna concreta
assicurazione.
Crasto, segnale di apertura dal Ministero
Va sospeso lo sciopero, in corso dal 25 novembre
scorso e previsto fino al 6 dicembre, per protestare contro la condizione di
precariato nella quale operano i giudici di pace. È la richiesta, avanzata ai
propri iscritti, dall'Associazione nazionale giudici di pace, a seguito
dell'incontro avuto venerdì con il ministro della giustizia, Annamaria
Cancellieri. Una scelta che il presidente dell'Associazione, Vincenzo Crasto,
spiega come risultato del ''senso di responsabilità istituzionale'', per ''dare
credito alla disponibilità dimostrata dal ministro della Giustizia'' nonostante
''la delusione complessiva'' per gli esiti dell'incontro.
L'Angdp, ha infatti colto ''un'apertura che la
magistratura di pace chiedeva da tempo: l'insediamento di un tavolo tecnico
presso il ministero aperto alla partecipazione dei magistrati di pace, in grado
di incidere in maniera determinante sulla riforma della magistratura di pace,
divenuta ormai improcrastinabile''.
Il tavolo tecnico, spiega Crasto, ''sarà il luogo per
far capire al ministro le nostre buone ragioni''. Per l'insediamento del tavolo
tecnico, l'Associazione ''ha chiesto al ministro Cancellieri, di voler fissare
per il 16 gennaio 2014 la data dell'incontro, ovvero ad altra data tra il 13 ed
il 17 gennaio'' L'Angdp auspica infine che ''in occasione dell'insediamento del
tavolo tecnico, il Ministro, nella sua autonomia, voglia tener conto della
rappresentatività e della volontà costruttiva dimostrata dai rappresentanti
dell'Associazione''.
Longo, apertura apparente: avanti con lo sciopero
Di segno opposto la posizione di Gabriele Longo,
presidente dell'Unione nazionale giudici di pace che dopo aver qualificato come
«deludente» l’incontro col ministro ha dichiarato «confermato lo sciopero sino
al 6 dicembre». Per Longo, infatti, «il ministro non si è dichiarata d'accordo
sulle rivendicazioni di categoria, con particolare riferimento alla richiesta,
irrinunciabile e pregiudiziale, della continuità del servizio, mediante mandati
quadriennali rinnovabili sino a 75 anni e previa valutazione positiva del Csm
sulla produttività, professionalità ed imparzialità del giudice, trincerandosi
dietro generiche difficoltà ordinamentali peraltro non spiegate».
E riguardo al “tavolo di trattative” l’Unione
nazionale giudici di pace parla di “apertura apparente” e senza “assicurazioni
in merito all'accoglimento delle rivendicazioni fondamentali della categoria (a
partire, per l'appunto, dalla continuità del servizio)».
«L'apporto di tutti i giudici di pace attualmente in
servizio - ricorda il presidente - si appalesa come irrinunciabile, al fine di
evitare il blocco di tutte le attività giudiziarie degli uffici (ed i
correlati, gravissimi, danni finanziari che ne deriverebbero): abbiano
denunciato, come pretestuosa e assolutamente infondata, la ventilata
opposizione del ministro dell'Economia, stante la competenza esclusiva del ministro
guardasigilli in materia». Nell'incontro, l'Unione ha ribadito anche «la non
emendabilità del disegno di legge Caliendo, inadeguato in ogni suo punto,
peraltro sottoscritta da senatori
attualmente passati all'opposizione».
«Sull'impegno formale del ministro Cancellieri di
coinvolgere le organizzazioni di categoria in un tavolo tecnico di discussione
- conclude Longo - rileviamo, allo stato, l'assenza di concrete aperture sulle
nostre rivendicazioni tale da giustificare la revoca o sospensione dello
sciopero, che, di conseguenza, resta confermato sino al 6 dicembre, salvo
sicuro ricorso ad altre azioni da
effettuare fino all'accoglimento delle nostre richieste fondamentali».
Francesco Machina Grifeo (da Guida al Diritto del 3.12.2013)