venerdì 20 dicembre 2013

Iscrizione all’Albo ed iscrizione alla Cassa

di Giulio Pignatiello - Delegato di Cassa Forense
  
La tornata elettorale appena conclusasi e gli adempimenti successivi, necessari per l’insediamento dei nuovi componenti del Comitato dei Delegati per il quadriennio 2013-2017, hanno irrimediabilmente arrestato l’attività della Cassa Forense finalizzata ad emanare il Regolamento utile a disciplinare la norma prevista dalla nuova legge professionale, la quale prevede che “l’iscrizione all’Albo comporta la contestuale iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense”.

In realtà, il termine previsto dalla medesima legge per l’emanazione del suddetto regolamento è di un anno e, quindi, scade il 2.2.2014; è innegabile, tuttavia, che la mancata adozione, allo stato, di tale Regolamento ingenera ed alimenta, in molti colleghi che si accingono ad iscriversi all’albo ed in coloro che, invece, sono iscritti all’albo ma non ancora iscritti alla Cassa, una situazione d’incertezza alla quale è sempre più difficile dare giuste ed adeguate risposte.

Allora, cosa fare prima del 31.12.2013?

I colleghi che nell’anno 2012 hanno superato anche uno solo dei parametri reddituali “REDDITO PROFESSIONALE IRPEF (€ 10.300,00) e VOLUME D’AFFARI IVA (€ 15.300,00)" devono obbligatoriamente iscriversi entro il termine sopra indicato utilizzando le previsioni normative vigenti e non vi sono alternative.

Gli altri colleghi che devono fare particolare attenzione alla data del 31.12.2013 per iscriversi alla Cassa sono i soggetti iscritti all’albo che quest’anno compiono 39 anni di età.

Costoro (iscritti all’albo ma non ancora alla Cassa) se non vogliono poi dover rinunciare alla possibilità di beneficiare dei trattamenti assistenziali, quali la pensione d’inabilità, d’invalidità ed indiretta, devono comunque iscriversi alla Cassa necessariamente entro la fine dell’anno.

Chi, invece, non si trova in tali situazioni, a mio parere, prima d’iscriversi può ancora decidere di attendere l’emanazione del nuovo regolamento.

E’ sicuro, infatti, che la nuova disciplina in materia, oltre a contenere le norme previdenziali per disciplinare il futuro di tutti coloro che si iscriveranno alla Cassa, prevedrà anche una norma transitoria di chiusura per la regolarizzazione di tutte le situazioni pregresse, in modo da poter dare a ciascun iscritto una posizione previdenziale definita e certa.

A tal proposito, l’unica ulteriore indicazione certa che sono in grado di fornire è che - come già riferito in un mio precedente articolo sull’argomento (vedi CF NEWS n. 7 del mese di Luglio/2013) - le norme ipotizzate non stravolgeranno le linee guida ed i principi dell’attuale sistema previdenziale.

Le agevolazioni di pagamento dei contributi saranno rivolte ai nuovi iscritti ed ai soggetti con particolari parametri reddituali e riguarderanno un periodo temporale limitato, presumibilmente fino ad un massimo di 10 anni.

Si cercherà, quindi, d’introdurre un meccanismo di pagamento della contribuzione previdenziale “flessibile” e proporzionata al reddito professionale, al fine di evitare “cancellazioni indiscriminate” e garantire anche ai neo iscritti la possibilità d’intraprendere gradualmente il proprio percorso di crescita professionale.

Le norme che saranno introdotte, tuttavia, dovranno necessariamente prevedere il pagamento di una contribuzione minima, diretta a garantire tanto “l’equità” quanto la “copertura” della prestazione previdenziale finale da erogarsi.

Per il futuro, quindi, sarà indispensabile e necessario avere un “reddito professionale”.

In mancanza di entrate professionali, pertanto, sarebbe opportuno non iscriversi né all’Albo né tantomeno alla Cassa, per evitare di dover essere costretti a corrispondere importi non coperti da nessuna forma di guadagno.

In un contesto normativo che ha già recepito importanti modifiche strutturali del sistema e che è in procinto di dover introdurre un’altra innovativa regolamentazione risulta più che mai necessario informarsi adeguatamente sulle nuove previsioni normative che disciplineranno il futuro previdenziale.

L’approfondimento e la migliore conoscenza delle singole norme permetteranno una migliore programmazione della propria posizione pensionistica e, di conseguenza, consentiranno di adottare in tempo utile ogni accorgimento necessario per poter ottimizzare il proprio futuro post lavorativo.


(Da cassaforense.it)